L’argomento è controverso. La criminalità è da sempre un tema che determina ascese e discese nelle preferenze elettorali dei cittadini e anche i democratici come il sindaco di New York Eric Adams hanno basato le loro campagne sulla sicurezza.
Aumentati a dismisura in città durante la pandemia da covid gli accampamenti di senzatetto, in particolare nei quartieri più ricchi come Manhattan, Adams ha annunciato ieri una direttiva per rimuovere le persone con gravi malattie mentali non trattate dalle strade e metropolitane della città.
Anche quando non rappresentano un pericolo per gli altri i senzatetto verranno prelevati dalla polizia e portati negli ospedali. Se da una parte il provvedimento si propone di “aiutare” le persone con problemi dall’altra l’utilizzo della polizia per questo compito fa molto discutere.
Eric Adams è un ex capitano della polizia, e in accordo anche con i repubblicani sostiene che la crescente criminalità richiede misure più aggressive. Non concordano con lui molti politici democratici e “liberal”, secondo i quali usare i poliziotti come assistenti sociali ausiliari può fare più male che bene.
In pratica verranno utilizzati strumenti come il nostro Trattamento Sanitario Obbligatorio verso chi non accetta di farsi curare, tecnicamente una cura sanitaria non voluta. Ma la stessa direttiva emanata da Adams chiarisce che “la giurisprudenza non fornisce indicazioni esaurienti in merito alle rimozioni per valutazioni della salute mentale basate su brevi interazioni sul campo”.
Adams assicura che verrà curata una formazione professionale ad hoc per gli agenti, ma l’interrogativo a cui non risponde la direttiva è ambiguo su chi sono con esattezza i soggetti che rientrano nella categoria da rinchiudere forzatamente negli ospedali.
Azioni legali delle associazioni per i diritti umani potrebbero ostacolare le intenzioni di Adams in base alla definizione per cui “l’inconsapevolezza o il delirante fraintendimento dell’ambiente circostante” o “il delirante fraintendimento delle condizioni fisiche o della salute” potrebbero essere motivo di ricovero.
Il timore è che l’intento reale sia di utilizzare una definizione ambigua nella direttiva per usarla in generale contro i senzatetto, valutati dalla Coalition for the Homeless in 3400 all’inizio dell’anno nella Grande Mela, centinaia dei quali con disturbi psichici.
Il problema c’è e neanche i difensori dei diritti umani possono negarlo, diversi episodi violenti hanno avuto come protagonisti negli ultimi mesi dei senzatetto in stato di alterazione.
Adams però è stato molto criticato dai progressisti del suo partito per aver ripulito gli accampamenti di senzatetto e per aver continuato a sostenere modifiche alla riforma della cauzione che renderebbe più facile tenere le persone in prigione.
Il sindaco ha in parte coinfermato questi pregiudizi rispondendo che molti newyorkesi non si sentono al sicuro, in particolare nei quartieri neri e latini. Tra i suoi critici c’è Norman Siegel, l’ex capo della New York Civil Liberties Union.
“Solo perché qualcuno puzza, perché non fa la doccia da settimane, perché borbotta, perché i suoi vestiti sono arruffati, ciò non significa che sia un pericolo per se stesso o per gli altri – ha detto – e faranno prendere quelle decisioni ai poliziotti, tra tutte le persone?”
Anche il Brooklyn Center for Independence of the Disabled, un gruppo di difesa per i diritti dei disabili , ha affermato che il ricovero involontario costituisce “una discriminazione ai sensi dell’Americans with Disabilities Act”.
