Tra le conseguenze nefaste della sentenza della Corte Suprema che cancella il diritto all’aborto negli Stati più conservatori c’è il ritorno a pratiche pericolose che si stanno diffondendo tramite social. Per giorni, ci racconta Alisha Haridasani Gupta dalle colonne del New York Times, gli utenti di TikTok hanno condiviso consigli sull’utilizzo di erbe per provocare mestruazioni o aborti spontanei: mentuccia, artemisia, cohosh blu e prezzemolo amaro. C’erano anche le istruzioni su come procedere, tramite infusi in acqua calda o addirittura sotto forma di compresse. Pratiche molto pericolose per la salute, naturalmente.
La questione, ripresa anche dai periodici Input Magazine e Rolling Stone, sta assumendo connotati di massa, in quanto i video che pubblicizzano questi metodi hanno avuto decine di milioni di visualizzazioni. Gli esperti cercano di spiegare gli effetti che queste erbe possono avere ma al momento trionfa la disinformazione. La mentuccia per esempio se ingerita sotto forma di olio concentrato è altamente tossica, spiega il National Institutes of Health, e può causare svenimenti, convulsioni, arresto cardiaco, coma e danni epatici. Il problema però è che una ricerca dell’istituto ha scoperto nel 2021 che su un piccolo gruppo di 14 intervistate che avevano tentato di autoindurre un aborto, cinque di loro avevano usato alcune preparazioni di erbe, arrivando a inserire foglie di prezzemolo nella vagina.
“In un sondaggio del 2020 pubblicato sulla rivista JAMA Network Open – scrive Alisha Haridasani Gupta – i ricercatori hanno scoperto che delle oltre 7 mila donne che hanno affermato di aver autogestito i propri aborti, circa il 38% aveva usato erbe. Eppure, dei circa 7.000 intervistati, meno di un terzo ha affermato di aver interrotto con successo la propria gravidanza”.
Dopo la sentenza della Corte Suprema sono aumentata in maniera esponenziale le alternative alle pillole abortive mediche, che sono ancora legali nella maggior parte degli stati. Paura e confusione che spaventano anche il mondo medico per le conseguenze sulla salute. La conferma del panico dopo la sentenza viene anche dai dati di Google Trends: le ricerche di “aborto fai-da-te” sono state più alte nelle settimane successive alla divulgazione della bozza di decisione della Corte Suprema a maggio di quanto non lo siano state in cinque anni.
Questo è accaduto perchè le donne degli stati più conservatori e reazionari ritengono di non avere altre opzioni, ma i rischi sono gravissimi. Oltre a quelli legati all’assunzione di prodotti dagli effetti a dir poco incerti ad accrescere il problema c’è il fatto questi tentativi di aggirare il sistema ritardino ulteriormente il ricorso alle cure mediche e che, una volta davanti al dottore, non venga dichiarato l’utilizzo di questi metodi.
