Al termine di un lunghissimo confronto con i sindacati e la Regione Lazio, l’Asp Sant’Alessio Margherita di Savoia ha firmato un accordo per stabilizzare i propri lavoratori impegnati nei servizi di assistenza socio-educativa in favore di persone con disabilità visiva e superare il precariato lavorativo nell’ambito dei servizi erogati dall’ente. Fino a ieri le contrattualizzazioni prevedevano soltanto partite Iva e contratti di collaborazione. Ma il Sant’Alessio eroga servizi troppo importanti per essere affidati a situazioni di lavoro precario.
L’asp Sant’Alessio, fondato nel 1868, è nel Lazio un’istituzione storica per l’inclusione sociale dei ciechi e degli ipovedenti. Dalle finalità originarie le attività si sono molto arricchite, al suo interno era attiva anche una sezione del Conservatorio di Santa Cecilia, che ha preparato intere generazioni di musicisti non vedenti. Ha provveduto a far funzionare una scuola media pubblica in cui, senza distinzioni, gli studenti del territorio ed i ragazzi ciechi seguivano regolari corsi di studio, corsi di formazione professionale per centralinisti telefonici e molti altri laboratori, compresi quelli teatrali e artistici. E’ un’esperienza unica nel suo genere.
Fornisce servizi di particolare rilevanza sociale che richiedevano una organizzazione aziendale che ne garantisse le necessarie tutele e flessibilità. “Vogliamo ringraziare la Regione Lazio, il vice presidente Daniele Leodori e l’assessore Claudio Di Berardino per questo importante traguardo, e il contributo straordinario destinato all’operazione, di importo superiore al milione di euro per le 3 annualità”, hanno dichiarato i i vertici dell’Asp Sant’Alessio e i rappresentanti sindacali dei lavoratori.
Un importante settore di cui si è occupato e si occupa il Sant’Alessio è stato il progetto per la riabilitazione ortottica per i minori, che a causa del covid sono stati erogati in telerabilitazione. Un’esperienza all’avanguardia, che garantisce l’accoglienza di pazienti che fino ad ora sono rimasti esclusi dall’accesso ai trattamenti anche per la difficoltà di raggiungere i centri di riabilitazione, la cui carenza sul territorio nazionale è stata drammaticamente evidenziata anche nell’ultima relazione al Parlamento sulla disabilità visiva in Italia.
“Siamo contenti del raggiungimento di questo accordo, che garantirà un servizio ancora più professionale alle persone con disabilità visiva che risiedono nella nostra regione, grazie alla stabilizzazione delle operatrici e degli operatori impiegati”, ha detto Emanuela Placidi, vice presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Asp Sant’Alessio. Ci aspetta ora un importante lavoro che prevede la nascita di una Fondazione di Partecipazione pubblica incaricata della progettazione, programmazione, gestione e realizzazione dell’accordo”.
