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Agricoltori francesi in rivolta: bloccati porti e confini

Prosegue in Francia la mobilitazione degli agricoltori, che denunciano le crescenti difficoltà del settore. Tra le principali rivendicazioni vi è l’opposizione alle politiche agricole nazionali ed europee, accusate di imporre vincoli insostenibili e di favorire una concorrenza sleale con i prodotti importati. I sindacati agricoli, tra cui la Federazione Nazionale dei Sindacati Contadini (FNSEA) e i Giovani Agricoltori (JA), hanno annunciato nuove azioni in tutto il Paese il 26, 27 e 28 novembre, prendendo di mira amministrazioni e rappresentanti statali.

Le richieste: meno vincoli, più sostegno
Al centro delle proteste c’è il ritorno dell’acetamiprid, un insetticida neonicotinoide vietato in Francia per i suoi effetti nocivi sugli impollinatori ma ancora utilizzato in altri paesi dell’Unione Europea. Gli agricoltori sostengono che la sua reintroduzione sia cruciale per la produzione di nocciole e barbabietole da zucchero, sottolineando che il divieto danneggia la competitività della produzione nazionale. “Non possiamo fermare la nostra agricoltura per importare prodotti da paesi che non rispettano gli stessi standard”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali.

Le mobilitazioni si oppongono inoltre al trattato di libero scambio UE-Mercosur, che faciliterebbe l’ingresso sul mercato europeo di prodotti agricoli sudamericani a costi inferiori ma con standard ambientali e sanitari meno rigidi. Per gli agricoltori francesi, già penalizzati da margini ridotti e costi in crescita, questo significherebbe un ulteriore colpo al settore.

Acetamiprid By Jynto (talk) CC0 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=37280251

Blocchi e azioni simboliche
Le proteste, iniziate questa settimana in 85 dipartimenti, hanno visto blocchi stradali e manifestazioni. Un convoglio di trattori ha paralizzato il porto commerciale di Bordeaux, scaricando pneumatici e rifiuti per impedire il traffico. L’autostrada A9, al confine franco-spagnolo, è stata temporaneamente bloccata, con circa 200 agricoltori che hanno denunciato l’importazione di cereali non conformi agli standard europei. “Non entra né esce nulla”, ha dichiarato un manifestante. Azioni simili sono previste nei prossimi giorni per mantenere alta la pressione sul governo.

Un settore in crisi
Secondo dati recenti, i redditi degli agricoltori francesi sono calati del 20% negli ultimi dieci anni, mentre i costi operativi, come energia e fertilizzanti, sono aumentati del 30%. La Francia ha visto l’abbandono del 10% dei terreni agricoli negli ultimi due decenni, con il rischio di spopolamento nelle aree rurali. La Commissione Europea stima che entro il 2030 un terzo degli agricoltori potrebbe lasciare l’attività a causa delle difficoltà economiche e normative.

Le implicazioni politiche
I sindacati agricoli, storicamente vicini al centro-destra, accusano il governo francese di non aver adottato misure sufficienti per tutelare il settore. Il governo, dal canto suo, ha espresso disponibilità al dialogo, ma ribadisce l’importanza di rispettare gli impegni ambientali e le normative europee. Le proteste mettono in evidenza le tensioni tra le politiche agricole nazionali e le direttive dell’UE, rischiando di complicare ulteriormente le negoziazioni internazionali.

Che cos’è l’acetamiprid?
L’acetamiprid è un insetticida neonicotinoide utilizzato per combattere una vasta gamma di parassiti. Agisce come neurotossina sugli insetti, ma è stato vietato in Francia a causa dei suoi effetti dannosi sugli impollinatori, in particolare le api. Il divieto è al centro di un acceso dibattito tra esigenze produttive e tutela ambientale, riflettendo le complesse sfide del settore agricolo francese ed europeo.

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