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Anche i ricchi piangono. Il mercato del lusso perde 50 milioni di clienti

Il 2024 ha segnato un momento particolarmente arduo per il mondo del lusso, con una perdita di circa cinquanta milioni di consumatori e una contrazione produttiva compresa tra il 20 e il 25% rispetto a due anni fa. Colossi come LVMH, Kering e Richemont hanno subito un calo dei fatturati, segno di un mercato più cauto.

Secondo il Luxury Goods Worldwide Market Study di Altagamma-Bain, il valore complessivo del lusso a fine anno scenderà del 2%, toccando i 1.478 miliardi di euro, con i beni personali di lusso che scenderanno a 363 miliardi di euro.

Chi sono i “ricchi che piangono” del lusso in crisi

Se il settore fatica, non significa che questi clienti abbiano smesso di spendere. In Italia, il profilo del consumatore di lusso corrisponde al cosiddetto high net worth individual, con un patrimonio netto superiore a un milione di euro, per un totale di circa 400.000 italiani, ovvero lo 0,6% della popolazione.

Questo ristretto gruppo nel 2023 ha investito circa 13 miliardi in articoli di lusso, concentrando le spese su borse (con una media di 7.000 euro per pezzo), orologi da collezione (mediamente 20.000 euro l’uno), gioielli e oggetti di design d’arredo, per non parlare delle esperienze di viaggio esclusive.

Se alcuni preferiscono il confort di jet privati, con un costo orario tra i 5.000 e i 10.000 euro, altri ancora hanno scelto di riservare interi resort per vacanze “intime” che oscillano sui 200.000 euro a settimana.

“Day 275: Opposites *Rich vs. Poor” by ♥KatB Photography♥ is licensed under CC BY-NC 2.0.

I beni di consumo più amati dai ricchi

Al primo posto troviamo sempre le borse di lusso, con marchi come Hermès e Chanel in cima alle preferenze, seguite dagli orologi Rolex e Patek Philippe, che possono superare anche i 100.000 euro per i modelli più ambiti.

Le auto di lusso, tra cui Ferrari e Lamborghini, restano uno status symbol, con un prezzo medio di acquisto di circa 250.000 euro. Anche i settori della cosmesi e dell’occhialeria registrano buone vendite, soprattutto tra chi, pur non appartenendo ai veri “super ricchi”, desidera comunque concedersi un lusso accessibile.

È interessante notare come outlet e mercati second-hand siano sempre più frequentati anche dai ricchi, una tendenza che si riflette nella crescita del mercato del lusso “usato”.

Prospettive per il 2025

L’anno prossimo l’Altagamma Consensus prevede una crescita moderata del 3% per il mercato globale, con un’espansione trainata dai turisti americani in Europa, dal +5% del Medio Oriente e dal 3% atteso in Asia e Cina.

I settori della cosmesi e della gioielleria, con aumenti del 6% e 4,5%, rispettivamente, si confermano tra i più promettenti, mentre le calzature e gli orologi, categorie che soffrono maggiormente, segneranno una crescita minima.

Le richieste dell’industria al governo italiano

In ambito europeo, la Fondazione Altagamma ha sollecitato il governo italiano a intervenire con una serie di agevolazioni: una riduzione al 30% del credito d’imposta per la ricerca e sviluppo, incentivi per la formazione di personale qualificato e agevolazioni per l’assunzione di giovani sotto i 30 anni.

“Rich People Things” by Shiny Things is licensed under CC BY-NC 2.0.
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