di Ugo Zuffardi
A 5 giorni dal rogo nella zona di Roma sud che ospita i depositi di autodemolizioni, gli “sfasci”, come si chiamano nella Capitale, c’è ancora fumo e un fortissimo odore di bruciato. Un’odore che diventa puzza vera e propria, forse suggestione, di gomma e sostanze chimiche, che ti entra nel naso e ti prende lo stomaco nonostante la mascherina. Le carcasse delle auto e i resti delle strutture deformate dal calore colpiscono specialmente chi, come me, ha conosciuto quei posti in tempi normali quando erano in attività. Il senso di smarrimento è accentuate dal silenzio anomalo. Infatti il traffico, di solito intenso in quella zona, è ancora parzialmente chiuso.
Andando da via Casilina verso via Tuscolana gli autodemolitori sono sul lato destro di via Palmiro Togliatti nel tratto compreso tra via Casilina e via Papiria.
Sono su terreni privati quindi il comune per spostarli ad altra sede dovrebbe a requisirli.
Ho documentato la situazione ambientale con questa galleria fotografica. Per scorrere basta cliccare sulla prima foto e seguire le frecce