domenica, Settembre 8, 2024
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Cancellate romane. Esclusione e decoro in una città deumanizzata

La giunta capitolina del sindaco di centrosinistra Roberto Gualtieri ha deciso d’installare una serie di cancellate contro i senzatetto in varie parti della città.

Qualche anno fa il presidente di centro-sinistra del secondo municipio di Roma fece chiudere il sottopassaggio di Largo Passamonti, allo Scalo San Lorenzo, “perché lì ci dormivano i barboni”.

Ovvero: il quartiere si è privato di una sua funzione perché il Comune non è in grado di gestire il suo territorio così come è disinteressato a elaborare e mettere in pratica una politica per l’abitare.

Nel 1998 la giunta Rutelli ha “cancellato” il parco di Colle Oppio recintandolo perché di notte ci andavano gli immigrati.

Risultato? Il parco è pieno di senza tetto.

Recintare un pezzo di città significa cancellarlo, nel senso etimologico e letterale del termine. Un cancello che cancella, una Roma cancellata, espunta. Gli esempi di abbandono del territorio mediante cancellazione sono infiniti.

Alla base c’è l’idea che la società estromette il male che pensa di avere in sé per confinarlo altrove, oltre (molti ricorderanno le affermazioni dei sindaci Rutelli, Veltroni e Alemanno che volevano “spostare i campi rom fuori dal GRA”, come se oltre il raccordo non vivesse un terzo dei romani, come se quelle fossero terre di nessuno).

Questa tendenza in atto in tutte le metropoli europee di erigere muri e cancelli per separare il bene dal male, il lecito dall’illecito, è alla base del concetto del decoro e della Tolleranza Zero (importata in Italia dai sindaci di sinistra: dal muro di via Anelli a Padova ai “campi nomadi” in mezza Italia dove segregare i rom fino al daspo urbano di Minniti).

Nella categoria del decoro rientrano così gli esseri umani privi di dimora, comunemente detti barboni che in questo modo vengono parificati all’immondizia, dunque ridotti a oggetti (di scarto) che come tali possono essere spostati e/o gettati.

Il decoro diventa così l’ideologia funzionale al processo di deumanizzazione degli esseri umani a iniziare dai marginali.

La trasformazione degli esseri umani in non-persone è la condizione necessaria per la riapertura dei manicomi, cioè galere per chi non ha commesso alcun reato o per la loro soppressione.

Oggi le cancellate saranno erette da un’altra giunta di centro sinistra con l’aggravante che l’assessore alle politiche sociali viene dalla comunità di Sant’Egidio da sempre impegnata nell’accoglienza dei senza tetto.

“Homeless Chattels” by mikecogh is licensed under CC BY-SA 2.0.
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