giovedì, Settembre 12, 2024
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Cina: carcere per un’influencer che si fingeva povera per vendere prodotti

Una nota personalità del web cinese, Wang Hong Langshan Mao, è stata condannata a undici mesi di carcere per aver ingannato il pubblico con pubblicità fasulle al fine di commercializzare prodotti durante le sue dirette online, secondo quanto riportato dai media locali oggi.

Identificata nella sua attività con il nome di Liangshan Mengyang e proveniente da una piccola città nella provincia di Sichuan, questa ‘influencer’ ha iniziato nel 2018 a condividere sui social network cinesi video, sia registrati che live, in cui si presentava in condizioni di estrema povertà, piangendo e lamentandosi della sua difficile situazione, che si è poi rivelata essere una messinscena, come riportato dal giornale statale China Daily.

Liangshan si fingeva orfana, costretta ad abbandonare gli studi per prendersi cura dei suoi fratelli, e appariva in video indossando vestiti consumati all’interno di una dimora decrepita di mattoni, affermando di nutrirsi solo di patate.

Con l’aumentare dei suoi seguaci sui social media, ha iniziato a promuovere la vendita di prodotti presuntamente locali come le noci e lo “xueyan”, una resina vegetale dalle supposte proprietà lassative e benefiche per la pelle.

Tuttavia, non appena ha raggiunto i 4 milioni di seguaci, alcuni di essi, visitando il suo paese natale, hanno scoperto che i genitori di Liangshan erano in realtà vivi e che la famiglia risiedeva in un alloggio statale in condizioni economiche decenti.

A seguito di queste rivelazioni, le autorità hanno avviato un’indagine che ha dimostrato la non territorialità dei prodotti commercializzati dall’influencer, rivelando inoltre il suo legame con un’azienda di Chengdu, capitale del Sichuan, dedita alla creazione di personaggi fittizi online per incrementare la fama e le vendite.

Il procedimento legale ha portato all’arresto di altre sette persone oltre a Liangshan, condannate a pene detentive da nove mesi a un anno e sanzionate con multe fino a 100.000 yuan (circa 13.890 dollari o 12.780 euro). Recentemente, la Cina ha intensificato il controllo sui contenuti diffusi sui social network nazionali, bloccando l’accesso a piattaforme internazionali popolari come Google, Facebook, X o YouTube.

Le autorità hanno lanciato campagne contro frodi, truffe internazionali, vendita di prodotti ingannevoli, diffusione di notizie false o “valori sbagliati”, utilizzo di criptovalute e evasione fiscale da parte delle celebrità online, alcune delle quali sono state colpite da multe fino a un milione di dollari.

Wang Hong Langshan Mao
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