Memory Banda ha oggi 27 anni, ma il suo attivismo contro i matrimoni precoci, matrimoni di bambine di 11 anni, come è accaduto a sua sorella, costretta a quell’età a sposare un trentenne che l’aveva resa incinta, sta segnando già da molto tempo in maniera incisiva la storia del Malawi e dei Paesi in cui i matrimoni di bambine non trovano ostacoli.
Un rapporto pubblicato da Human Rights Watch ha evidenziato che in Malawi, circa una ragazza su due si sposava prima di compiere 18 anni. Memory Banda ha assunto un ruolo cruciale in questa lotta contro il matrimonio infantile, operando a livello comunitario, nazionale e internazionale.
Memory ha esercitato pressioni affinché i capi tradizionali del Malawi adottassero normative per proteggere le ragazze e ha promosso a livello nazionale l’innalzamento dell’età legale per il matrimonio da 15 a 18 anni. Questo impegno ha portato alla modifica della legislazione, stabilendo i 18 anni come età minima legale per contrarre matrimonio nel paese.
Tuttavia Memory non ha abbandonato la sua lotta, che si si concentra adesso sulla corretta applicazione della legge e continua a lavorare per l’emancipazione delle ragazze. Ha fondato il Malawi’s Girls Empowerment Network (GENET) e il gruppo Let Girls Lead. Si tratta di iniziative che mirano a mantenere le ragazze a scuola e ad aumentare la consapevolezza sui loro diritti.
Ha anche coadiuvato in un progetto di narrazione dove le ragazze possono esprimere le proprie esperienze, sogni e le sfide che incontrano, utilizzando diverse forme artistiche, inclusi l’arte e il teatro.
In alcune zone rurali del Malawi, genitori e tutori spesso mandano le loro figlie nei cosiddetti “campi d’iniziazione” quando raggiungono la pubertà, come avvenuto per la sorella minore di Memory. Le ragazze rimangono nei campi per settimane durante le quali apprendono la maternità e il sesso o, più esattamente, come compiacere sessualmente un uomo.
Dopo il matrimonio di sua sorella Memory ha capito che subito dopo sarebbe toccata a lei la stessa sorte e con lei a molte delle sue amiche del villaggio. Il motivo per cui ancora oggi Memory non ha abbandonato la sua battaglia è che la legge approvata in Malawi grazie alla sua lotta deve essere ancora conosciuta e diffusa..
In Malawi, secondo un rapporto del 2021 dell’Ufficio nazionale di statistica del paese, il 37,7% delle ragazze si sposa prima dei 18 anni e il 7% si sposa prima dei 15 anni. Povertà e pratiche come la lunga e triste tradizione dei campi di iniziazione sono componenti importanti del problema e difficili da sradicare anche dalla mentalità delle famiglie.
Memory si è dovuta scontrare inizilmente contro le donne anziane del suo villaggio, nel distretto di Chiradzulu. Attraverso il dialogo con i leader tradizionali del territorio, Memory si è battuta per vietare il cosiddetto “rituale di pulizia sessuale” nei campi di iniziazione, una vera e propria violenza sessuale subita da uomini più anziani come “rito di passaggio”, che adesso è illegale. La comunità di Memory è stata la prima nel paese a fermare la pratica.
Subito dopo ha lanciato la campagna “I Will Marry When I Want”, mi sposerò quando voglio. In una recente diichiarazione, intervenendo ai lavori di una commissione dell’Onu, Memory ha parlato delle donne nel suo paese: ““Hanno bisogno di alternative, hanno bisogno di competenze professionali, hanno bisogno dell’istruzione che hanno perso. Porre fine ai matrimoni precoci è possibile solo se si investe di più per porvi fine”.
Ha dovuto affrontare molti pregiudizi, quali l’essere considerata irrispettosa dei valori culturali locali, per cui non avere figli è quasi un delitto. Ha trovato però il sostegno dalla sua maestra elementare, che insieme ad altre donne ha affrontato le resistenze della famiglia di Memory. Oggi la sua associazione conta su 500 ragazze.
“Sono stata fortunata” ha dichiarato in un’intervista. Lo sosteneva perchè alcune delle ragazze salvate dai matrimoni precoci, sono dovute tornare sui loro passi a causa dell’enorme povertà in cui vivevano. Per questo motivo ha più volte sottolineato che la questione dei matrimoni precoci richiede un approccio multidimensionale, non solo culturale, con opportunità economiche e strutture di protezione dell’infanzia.
Questa della ricerca di emancipazione dalla povertà è la sua ultima battaglia. Sta cercando di capitalizzare la notorietà internazionale acquisita, grazie anche all’interessamento di Michelle Obama e Amal Clooney, per far istituire in Malawi un “fondo per le ragazze” che aiuti a fornire opportunità economiche alle donne bambine che più rischiano di cadere nei matrimoni infantili. Giovane ma grande, grandissima Memory Banda.