Solo pochi giorni fa Elon Musk, lo svalvolato ma ricchissimo e, forse, geniale imprenditore statunitense, aveva espresso le sue preoccupazioni sui danni che sarebbero derivati all’umanità dalla diffusione dell’Intelligenza Artificiale.
Esperimenti che sono andati avanti in questi anni grazie ai molti milioni di dollari elargiti proprio da Musk e da aziende potenti in campo tecnologico ed economico come Google. Preoccupazioni condivise da parte dell’umanità, che teme il predominio delle macchine sull’uomo.
L’umanità è però altrettanto preoccupata da altri esperimenti che invece non preoccupano Musk. Quelli relativi ad impianti cerebrali di dispositivi elettronici su esseri umani. La speranza che questi esperimenti portino alla guarigione da malattie neurologiche è pari alla preoccupazione di trasformar gli esseri umani in cyborg
Neuralink, la società di impianti cerebrali di Elon Musk, si è rivolta pochi giorni fa al Barrow Neurological Institute, uno dei più grandi centri di neurochirurgia degli Stati Uniti, come potenziale partner per studi clinici sull’uomo.
Il potenziale accordo che verrebbe stipulato ha lo scopo di preparare l’azienda a testare i suoi dispositivi sugli esseri umani, dopo aver ottenuto l’approvazione normativa. Dal 2016, Neuralink ha sviluppato impianti cerebrali che spera possano curare condizioni intrattabili, come la paralisi e la cecità.
Tuttavia, nel 2022 i suoi piani hanno subito un duro colpo quando la Food and Drug Administration statunitense ha respinto la sua richiesta di passare alla sperimentazione umana.
La conferma che Neuralink e l’organizzazione di ricerca e trattamento delle malattie neurologiche con sede a Phoenix, in Arizona, Barrow, siano in trattative per condurre potenzialmente test umani congiunti, viene dall’agenzia Reuters.
Nonostante abbia rifiutato di commentare la possibile partnership, Francisco Ponce, direttore del Center for Neuromodulation and Neurosurgery Residency Program di Barrow, ha affermato che, grazie alla sua lunga esperienza nel campo, Barrow era ben posizionata per condurre tale ricerca sugli impianti.
“Barrow ha contribuito a standardizzare gli interventi chirurgici di impianto cerebrale in cui il paziente può rimanere addormentato, un passo fondamentale per renderlo più accettabile per un’ampia fascia della popolazione”, ha aggiunto.
Ciò è in linea con la visione di Musk per i chip cerebrali di Neuralink.L’impianto di Neuralink è un dispositivo Brain Computer Interface (BCI), che fornisce una comunicazione diretta dal cervello ai computer.
Attualmente, nessuna azienda ha ricevuto l’approvazione degli Stati Uniti per rilasciare un impianto BCI.
