venerdì, Dicembre 8, 2023
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Epidemie in Africa in aumento del 63%

L’Africa è diventata terreno di contesa d’influenze politiche tra molte forse in questi giorni, dal tentativo dell’India, con prestiti agevolati per oltre 12 miliardi di dollari, di trovare un alleato che, grazie alle ricche risorse minerarie, gli permetta di avere un ruolo primario sulla scena internazionale, alle manovre dello Stato islamico per riproporre in quel continente il califfato.

Mire di grandezza che continuano però a scontrarsi con una situazione umanitaria che oltre alle guerre e alla fame creano grande allarme per il diffondersi di epidemie. A cominciare dal Ghana, che ha di recente dichiarato lo stato di allerta sanitaria per un focolaio di Mvd, conosciuto come Marburg, un virus mortale sotto forma di febbre emorragica, contagioso quanto l’Ebola.

Febbre dengue, antrace, peste, vaiolo delle scimmie e adesso anche una malattia non identificata, che si è manifestata in Tanzania dove, nella regione di Lindi, sono morte tre persone su 13 pazienti con gli stessi sintomi (febbre, sangue dal naso, mal di testa, stanchezza) che niente hanno a che vedere con il virus Ebola o la febbre emorragica di Marburg, causata dall’omonimo virus.

L’Oms ha reso note le morti di due persone nel Paese, un giovane e una persona di mezza età, in seguito a questo virus, dichiarando che le probabilità di morte in partenza dei due pazienti andavano dal 24% all’88%, ma avevano contratto una forma particolarmente aggressiva del virus. Il resto naturalmente lo ha fatto la povertà, sotto forma di mancato accesso dellew persone colpite alle cure sanitarie e a strutture adeguate. Altre cento persone circa, entrate in contatto con i due deceduti, sono adesso monitorate.

Non è purtroppo l’unico virus che aggredisce il continente, dove si diffonde velocemente la zoonosi, ovvero il fenomeno delle malattie trasmesse all’uomo dagli animali. L’Oms ha reso noto che tra il 2012 e il 2022 gli allarmi sanitari sono cresciuti del 63% rispetto al periodo tra il 2002 e il 2012. Inoltre dall’inizio dell’anno sono stati segnalati oltre duemila casi di vaiolo delle scimmie, per uin totale di 203 casi accertati. A essere colpite in particolare la Repubblica democratica del Congo e la Nigeria.

Se tra le epidemie già conosciute resta alto l’allarme per il virus Ebola, che riguarda almeno due terzi delle malattie infettive segnalate in Africa, va registrato che la Tanzania dieci giorni fa ha fatto sapere di essere alle prese con tre morti la cui origine non è ancora stata accertata. Febbri emorragiche sono inoltre state registrate in Uganda e nel sud Sudan.

by United Nations Photo
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