Come analizza oggi il New York Times, a firma di David Streitfeld, le recenti vicende legali di Google offrono uno sguardo approfondito su una cultura aziendale costruita per minimizzare le tracce digitali e ridurre i rischi di contenziosi. Sin dal 2008, il colosso tecnologico ha implementato una serie di pratiche per gestire in modo strategico le comunicazioni interne, istruzioni ai dipendenti e modifiche tecnologiche incluse.
Un approccio alla comunicazione controllata
Nel 2008, Google emise un promemoria interno invitando i dipendenti a evitare commenti speculativi e sarcastici su argomenti “sensibili”. Per supportare questa direttiva, l’azienda modificò lo strumento di messaggistica istantanea, impostando le conversazioni su “off the record” e garantendo la cancellazione dei messaggi dopo 24 ore. Questo approccio è stato definito dal giudice James Donato come una “cultura sistemica di soppressione delle prove rilevanti”.
Una strategia in evoluzione
L’articolo del New York Times sottolinea che Google ha ulteriormente raffinato le sue pratiche. Ha consigliato ai dipendenti di includere sempre un avvocato nei messaggi, utilizzando la dicitura “privilegiato avvocato-cliente”, anche quando non si trattava di questioni legali. Ciò ha sollevato accuse di “falso privilegio” e critiche da parte dei giudici.
Un contesto di battaglie legali
Le pratiche di Google sono emerse in tre distinti casi antitrust negli Stati Uniti. Uno di questi, intentato da Epic Games, ha evidenziato che i dipendenti erano incoraggiati a mantenere la cronologia delle chat disattivata, lasciando la conservazione delle comunicazioni a discrezione degli individui. Questo ha portato i giudici a criticare aspramente Google, accusandola di distruzione di prove e di mancato rispetto degli obblighi di conservazione documentale.
Il parallelo con altre aziende
Google non è l’unica azienda a preferire comunicazioni “effimere”. La Federal Trade Commission ha recentemente accusato dirigenti di altre grandi società, come Amazon, di utilizzare strumenti di messaggistica a scomparsa per discutere temi sensibili. La FTC ha anche sottolineato che tali pratiche violano i requisiti legali di conservazione, influenzando casi come la fusione tra Albertsons e Kroger.
Il cambiamento di politica
Dal 2022, Google ha cambiato approccio: le chat sono ora archiviate per impostazione predefinita e i dipendenti coinvolti in contenziosi non possono disattivare la cronologia. Tuttavia, l’articolo evidenzia come le vecchie abitudini siano difficili da abbandonare. Alcuni dipendenti hanno continuato a usare app esterne, come WhatsApp, per comunicazioni riservate, rendendo la piena trasparenza una sfida continua.
Un’eredità complessa
Secondo il New York Times, il comportamento di Google è il risultato di lezioni apprese dai casi antitrust contro Microsoft negli anni ’90. All’epoca, email compromettenti furono usate come prove contro l’azienda. Google ha cercato di evitare situazioni simili, ma la strategia adottata ha sollevato dubbi sulla trasparenza e sull’etica delle sue pratiche interne.
Cosa significa per il futuro
I giudici e i regolatori stanno sempre più intervenendo per stabilire regole chiare sulla gestione delle comunicazioni digitali nelle aziende. Google, con la sua storia di “pulizia digitale”, si trova ora sotto pressione per adottare pratiche più trasparenti. Mentre i casi legali contro l’azienda proseguono, il tema della gestione delle comunicazioni interne diventa centrale non solo per Google, ma per l’intero settore tecnologico.