Il Guatemala, una repubblica presidenziale guidata dal 2024 da Bernardo Arévalo del Movimento Semilla, vive una delle crisi sociali più gravi della sua storia. Con una popolazione di circa 17,6 milioni, il Paese è afflitto da problemi strutturali come la povertà estrema, la corruzione radicata e una profonda ineguaglianza.
La situazione economica, già fragile e fortemente dipendente dalle rimesse inviate dai guatemaltechi all’estero e dagli scambi commerciali con gli Stati Uniti, è ulteriormente peggiorata dalle dinamiche di potere e da anni di malgoverno.
Povertà e disuguaglianza sociale
Quasi il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, una percentuale che colloca il Guatemala tra i paesi più poveri dell’America Latina. Secondo la Banca Mondiale, oltre il 20% dei guatemaltechi vive in condizioni di estrema povertà, con meno di $1,90 al giorno.
La malnutrizione è una questione altrettanto critica: circa la metà della popolazione soffre di insicurezza alimentare e il Guatemala ha uno dei tassi di malnutrizione infantile cronica più alti al mondo, una problematica che colpisce oltre il 47% dei bambini sotto i cinque anni.
Corruzione e instabilità politica
La corruzione è un fenomeno endemico che ha radici nella guerra civile (1960-1996) e che continua a ostacolare lo sviluppo del Paese. Con un posizionamento al 150° posto su 180 nella classifica 2022 di Transparency International, il Guatemala è uno dei paesi con la più alta percezione di corruzione al mondo.
La Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG), creata con il supporto delle Nazioni Unite per combattere la corruzione, è stata sciolta nel 2019 dal presidente Jimmy Morales, provocando un’ulteriore erosione della fiducia nella giustizia.
L’ascesa di Bernardo Arévalo: un cambiamento atteso
L’elezione di Arévalo, che ha vinto con il 58% dei voti, è stata vista come una possibilità di rinnovamento per il Guatemala. Arévalo si è impegnato a combattere la corruzione, a migliorare la trasparenza e a promuovere riforme sociali per affrontare le disuguaglianze economiche e la povertà diffusa.
Tuttavia, il nuovo presidente si trova già sotto attacco: il “patto dei corrotti” – un termine usato per descrivere l’alleanza tra le élite politiche ed economiche legate al crimine organizzato – ha cercato più volte di revocargli l’immunità.
Una sfida tra povertà e speranza
Con oltre 330.000 senzatetto e un tasso di violenza contro le donne tra i più alti della regione (6,9 morti violente ogni 100.000 abitanti), il Guatemala rappresenta una delle realtà più complesse dell’America Latina.
Mentre Arévalo tenta di portare avanti il suo programma di riforme, l’opposizione interna e l’enorme disparità sociale pongono sfide formidabili. Resta da vedere se la sua presidenza potrà effettivamente scardinare le dinamiche che mantengono il Paese in uno stato di povertà e instabilità.