di Angelo De Nardis
Buon qualcosa a tutti. Il futuro è arrivato e non è come me l’aspettavo. Voglio provare a raccontare la differenza tra il futuro che immaginavo da bambino o da adolescente e questo nostro presente, così diverso dalle utopie partorite dalle menti di filosofi e scrittori di genere. Vi starete domandando cosa c’entri tutto questo con la monnezza quindi vi do la mia risposta: i rifiuti rappresentano il passato da schifare, dimenticare, cancellare per fare spazio al (si fa per dire) fulgido presente con le sue impellenze e le immagini prefabbricate del futuro. E poi è il mio personalissimo osservatorio sull’umanità, un punto di vista privilegiato dal quale osservare i miei simili mentre mostrano il meglio e il peggio di loro. Ascoltatene tutti e fate come me: sorrridete (sì, con tre erre), nonostante tutto
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