venerdì, Settembre 13, 2024
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In 59 paesi del mondo 281 milioni di persone sono malnutrite

Il Global Report on Food Crises 2024 (GRFC), rilasciato dal Food Security Information Network (FSIN), che include Nazioni Unite, Unione Europea, agenzie governative e ONG, rileva che 281,6 milioni di persone in 59 paesi soffrono di malnutrizione acuta, segnando un incremento di 24 milioni rispetto all’anno precedente. Questi 24 milioni di persone in più dal 2022 si spiegano con l’ampliamento della copertura dell’analisi e con il deterioramento dell’insicurezza alimentare acuta in alcuni paesi che supera i miglioramenti in altri.

Francesco Petrelli, portavoce e consulente politico su sicurezza alimentare di Oxfam Italia, membro del network FSIN, evidenzia l’urgenza della situazione: “Attualmente, centinaia di milioni rischiano la morte per fame, principale conseguenza delle guerre sostenute dai profitti delle multinazionali militari e aereospaziali. Nel 2022, le 100 principali aziende del settore hanno generato quasi 600 miliardi di dollari di ricavi, una somma che coprirebbe quasi 13 volte il finanziamento richiesto dall’ONU per affrontare tutte le crisi umanitarie globali.”

Contemporaneamente, il numero di individui a rischio carestia nel mondo è quasi duplicato rispetto all’anno scorso, con la maggior parte dei casi a Gaza. Qui, molti bambini muoiono di malnutrizione e malattie dovute all’uso del cibo come arma di guerra da parte del governo israeliano, un’azione che contravviene alla risoluzione 2147 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Petrelli conclude sottolineando la necessità di un cambio radicale: “Le potenze globali devono favorire la difesa dei diritti fondamentali e la pace rispettando il diritto internazionale, specialmente in occasioni come il prossimo G7 sotto presidenza italiana. È altresì essenziale modificare le regole del sistema alimentare mondiale per proteggere le popolazioni più vulnerabili e i piccoli produttori agricoli.”

In 32 dei Paesi in condizione di crisi alimentare presi in esame, più di 36 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta, di cui quasi 10 milioni di malnutrizione acuta grave, che è la forma più letale e la principale causa di mortalità infantile. Il rapporto conferma anche che la malnutrizione colpisce le bambine e le donne in modo sproporzionato rispetto alla popolazione maschile, a ulteriore conferma che le disuguaglianze, incluse quelle di genere, sono esse stesse cause della fame.

Secondo il Report, nel 2023 guerre e conflitti sono stati la principale causa della fame. Rappresentano infatti il fattore predominante dell’insicurezza alimentare per 135 milioni di persone[1], in 20 dei Paesi esaminati.

Nel 2023, infatti, le crisi alimentari si sono intensificate in modo allarmante nelle aree colpite da conflitti o da situazioni di violenza interna, come ad esempio a Gaza e in Palestina, in Sudan, ad Haiti, dove Azione contro la Fame opera da molti anni.

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