Le disuguaglianze sociali rimangono una questione acuta in Francia, come evidenziato dal direttore dell’Osservatorio delle disuguaglianze, Louis Maurin, nel nono rapporto dell’organizzazione sullo stato delle disuguaglianze nel paese.
Dall’accesso all’istruzione superiore alle condizioni lavorative, le disparità tra le diverse classi sociali influenzano tutti gli aspetti della vita.
Un aspetto preoccupante è la chiusura dei settori più selettivi per i figli dei lavoratori. L’Osservatorio delle disuguaglianze sottolinea che, nonostante il prolungamento degli studi, l’accesso all’istruzione superiore per le classi lavoratrici è rimasto praticamente immutato.
Tra i giovani nati tra il 1991 e il 1995, solo il 41% dei figli di operai e impiegati ha avuto la possibilità di accedere all’istruzione superiore. Questo aumento è stato di appena un punto percentuale rispetto alla generazione precedente.
Al contrario, il 73% dei figli di dirigenti appartenenti alla stessa fascia d’età ha avuto l’opportunità di proseguire gli studi superiori, registrando un aumento del 6% rispetto alla generazione precedente.
“È evidente che il nostro sistema educativo è ancora lontano dall’offrire pari opportunità educative”, afferma l’Osservatorio delle disuguaglianze.
Le disparità di accesso sono ancora più evidenti nei settori più selettivi. Il rapporto evidenzia che, nonostante siano numericamente simili, i figli dei lavoratori sono 30 volte meno rappresentati nell’élite scolastica francese.
Nei contesti universitari, i figli dei lavoratori rappresentano solo il 10% degli studenti, mentre nelle classi preparatorie alle Grandes Ecoles sono solo il 7%, e nelle Écoles Normales Supérieures, un istituto di formazione altamente selettivo, rappresentano solo il 2% degli studenti.
Al contrario, i figli dei dirigenti costituiscono il 33% degli studenti universitari, il 53% nelle classi preparatorie e addirittura il 63% nelle scuole superiori ordinarie.
Tuttavia, l’organizzazione sostiene che la scuola non sia direttamente responsabile dell’aumento delle disuguaglianze. “Senza il servizio pubblico di istruzione, le disparità sarebbero ancora più ampie.
Tuttavia, come dimostrano questi dati, il nostro sistema educativo non fa abbastanza per garantire pari opportunità educative”, afferma il rapporto.