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In Uk raddoppia la povertà minorile

Nella sempre più impoverita Gran Bretagna la metà di tutti i bambini nelle famiglie monoparentali sono in condizioni di povertà relativa. L’Institute for Fiscal Studies e il Guardian hanno condotto uno studio che dimostra come dopo oltre dieci anni di tagli ai sussidi dei governi conservatori l’inflazione galoppante sta dando il colpo finale alle finanze delle famiglie inglesi, in particolare quelle formate da un solo individuo. Sono lontani i tempi di quando Tony Blair prometteva di stroncare la povertà minorile entro il 2020, la realtà è che oggi su 1,8 milioni di famiglie monoparentali in Gran Bretagna nove su dieci sono guidate da donne per un totale di 3,1 milioni di bambini, un quinto del totale.

La povertà relativa in questo studio è calcolata per chi ha un reddito inferiore al 60% della media nazionale. Per i genitori single questa misura di povertà è aumentata di nove punti percentuali tra il 2013-14 e il 2019-20 per raggiungere il 49% all’inizio dell’emergenza sanitaria globale. Al contrario il tasso di figli in famiglie bigenitoriali è aumentato solo di due punti percentuali, raggiungendo il 25%. Secondo gli esperti i benefici statali sono stati erosi, la crescita è stata debole e i salari stagnanti, nonostante gli alti tassi di occupazione per i genitori soli. Secondo i dati di Child Poverty Action Group l’anno scorso nel Regno Unito c’erano 3,9 milioni di bambini che vivevano in condizioni di povertà, più di un quarto di tutti i bambini, ovvero otto in una classe di 30 persone.

Le cause sono identificate con i tagli al sostegno che hanno maggiormente colpito le madri sole grazie al tetto alle prestazioni, il blocco quadriennale delle prestazioni stesse tra il 2016 e il 2020 e il limite dei due figli. Prima del 2008 i genitori soli potevano richiedere il sostegno al reddito fino al compimento dei 16 anni per il loro figlio più piccolo. Ma i tagli introdotti prima dall’ultimo governo laburista e poi da quelli conservatori hanno ridotto ulteriormente questo limite d’età. Con la peggior impennata inflazionistica mai vista dagli anni ’80 a questa parte, i costi sulle spalle delle madri single sono aumentati in proporzione molto di più dei prezzi dell’energia.

Un’altra ricerca della Joseph Rowntree Foundation dimostra che i genitori soli hanno maggiori probabilità di soffrire d’insicurezza alimentare a causa della crisi del costo della vita, con ben il 70% degli intervistati che soffriva la fame ed era costretto a saltare i pasti. Da un sondaggio del mese scorso condotto su circa 4.000 persone a basso reddito, è emerso che il 40% degli intervistati non è stato in grado di assicurare il riscaldamento alla propria abitazione. Ed è in aumento il numero di genitori single che fa ricorso a un banco alimentare e siano privi di bagno, doccia e articoli di base per l’igiene. Secondo gli esperti questa situazione è la diretta conseguenza del tetto massimo alle prestazioni, imposto per la prima volta nel 2013, e il blocco per quattro anni delle prestazioni per le madri single. I dati ufficiali pubblicati il ​​mese scorso hanno mostrato che il 67% delle famiglie sono monoparentali.

by allispossible.org.uk
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