lunedì, Maggio 29, 2023
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La Guinea, la bauxite e le auto elettriche occidentali alimentate dalla miseria

La Guinea sta assumendo una crescente importanza come fornitore di bauxite, la materia prima necessaria per produrre batterie per auto elettriche. La Guinea, uno dei paesi più poveri del mondo, è sede di alcune delle più grandi riserve di bauxite del pianeta, con riserve stimate in 7,4 miliardi di tonnellate Questo la rende un importante partner per molte aziende, tra cui Tesla, che sta lavorando per ridurre la dipendenza dalle batterie al litio.

Tuttavia, l’estrazione della bauxite in Guinea è spesso associata a violazioni dei diritti umani, alla corruzione e all’impoverimento delle comunità locali. Ad esempio, le comunità vicine alle miniere di bauxite spesso subiscono la perdita delle loro terre e risorse, oltre alla contaminazione ambientale. Inoltre, la corruzione dilaga a vari livelli, dalla corruzione dei funzionari governativi alla corruzione a livello locale. La corsa alla bauxite è la nuova corsa all’oro dei nostri giorni.

Nel 2018, il governo guineano ha creato un’agenzia per la promozione dell’industria mineraria e ha negoziato nuovi accordi con le compagnie minerarie, al fine di ottenere maggiori benefici economici e sociali per il paese. Tuttavia, le ONG e le comunità locali hanno espresso scetticismo riguardo a questi accordi e hanno continuato a denunciare violazioni dei diritti umani e dell’ambiente.

La maggior parte della bauxite guineana viene esportata grezza, e solo una piccola parte viene trasformata in alluminio o in altri prodotti di valore aggiunto. Nei prossimi due decenni, secondo uno studio del governo, più di 200 mila acri di terreni agricoli e 1,1 milioni di acri di habitat naturale saranno distrutti dall’estrazione di bauxite

Ci sono anche problemi legati alla salute e alla sicurezza dei lavoratori nelle miniere di bauxite. I lavoratori spesso lavorano in condizioni estreme, esposti a sostanze chimiche pericolose e senza le necessarie protezioni. Inoltre, le compagnie spesso non rispettano le leggi sul lavoro, inclusi i diritti dei lavoratori e le norme di sicurezza.

L’industria mineraria in Guinea è stata storicamente caratterizzata da violazioni dei diritti umani, corruzione e scarsa trasparenza. Al momento rimangono sulla carta la richiesta di trasparenza da parte delle compagnie minerarie, l’adozione di norme internazionali per la protezione dei diritti umani e del lavoro, e l’investimento in tecnologie pulite e sostenibili per ridurre l’impatto ambientale dell’estrazione della bauxite.

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