sabato, Settembre 23, 2023
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La lunga abolizione del Parlamento

Il punto non è ciò che ognuno personalmente può pensare di Stefania Craxi. Di sicuro se è una persona simpatica o una politica in gamba riesce a tenere nascoste molto bene queste sue doti. Nè il suo cognome può minimamente essere collegato nella sua azione politica a quello del padre, se non per automatica anagrafe. Lo scandalo intorno alla sua elezione a presidente della Commissione Esteri del Senato è quindi una truffa bella e buona. L’ennesima, in cui rischiamo di cadere, come quei poveri vecchietti a casa dei quali si presenta un tizio che gli ruba i soldi fingendo di essere amico del figlio.
Il punto vero è che ormai, al di fuori del Parlamento e del mondo più o meno sommerso che intorno al Parlamento si muove, del nome del presidente della Commissione Esteri del Senato o della Commissione Ittica della Camera o della Commissione Immaginario Bicamerale non ce ne può fregare di meno. Sono nomi, pedine, estranei, che appartengono al disfacimento di ogni residuo legame tra Parlamento e cittadini.
Maggioranze bulgare che vanno in minoranza al momento del voto per giochetti di potere squallidi e lontani dai problemi veri. Decreti rinnovati all’infinito per impedire che il Parlamento abbia un ruolo vero. Dibattiti rinviati per paura di prendere decisioni e perdere voti. Al netto delle decine di cambi di gruppo per singolo deputato. E con la prospettiva prossima ventura di un ulteriore taglio dei Parlamentari.
Se Renzi voleva abolire il Senato, c’è un’intera classe politica, che è riuscita ad abolire anche la Camera, senza nemmeno far ricorso a un referendum. Questo intendeva Grillo, che ha governato con tutti i partiti che a parole disprezzava, quando voleva aprire il Parlamento come una scatola di tonno. E la mancanza di una cultura politica strutturata ha fatto sì che tutti gli andassero dietro senza comprendere le conseguenze: raccogliere la protesta popolare, portarla in Parlamento con la maggioranza dei voti, annacquarla, farla sparire dalle piazze e annientarla. E lo scandalo sarebbe Stefania Craxi?

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