L’educazione dei bambini stranieri in Giappone è un tema che sta guadagnando crescente attenzione, soprattutto alla luce dei recenti dati rilasciati dal Ministero dell’Istruzione giapponese.
A maggio 2023, il numero di bambini stranieri in età scolare obbligatoria che potrebbero non frequentare la scuola ha raggiunto quota 8.601. Questo rappresenta un aumento di 418 unità rispetto all’anno precedente, segnalando un trend preoccupante.
Il sondaggio, condotto tra i consigli scolastici di 1.741 comuni in tutto il Giappone, ha evidenziato che il numero totale di bambini stranieri idonei all’istruzione elementare e media è salito a 150.695, con un aumento significativo rispetto ai 136.923 dell’anno precedente.
Di questi, 106.540 sono in età di scuola elementare, mentre 44.155 sono in età di scuola media. Tuttavia, ciò che è particolarmente allarmante è che 970 bambini sono risultati completamente fuori dal sistema scolastico, 7.199 non sono stati contattati e 432 non sono stati nemmeno intervistati dagli enti scolastici.
Un altro aspetto rilevante riguarda la necessità di lezioni speciali di lingua giapponese per gli studenti stranieri. A maggio 2023, ben 57.718 studenti delle scuole elementari, medie e superiori avevano bisogno di supporto linguistico, con un aumento del 21,2% rispetto al 2021.
Tra questi, i bambini che parlano portoghese e cinese rappresentavano la maggioranza, con il 20,8% e il 20,6% rispettivamente.
Questi dati non solo evidenziano le sfide educative che devono affrontare i bambini stranieri in Giappone, ma sollevano anche questioni più ampie di integrazione e discriminazione. Infatti, la discriminazione verso gli stranieri in Giappone è una realtà che persiste, nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni.
Secondo vari studi e testimonianze, gli stranieri in Giappone spesso affrontano discriminazioni in diversi ambiti della vita quotidiana, inclusa l’educazione. Bambini e adolescenti di origine straniera possono essere soggetti a bullismo e isolamento nelle scuole, spesso a causa delle barriere linguistiche e delle differenze culturali.
Questo non solo compromette il loro rendimento scolastico, ma può anche influenzare negativamente il loro sviluppo psicologico e sociale.
Inoltre, la mancanza di un adeguato supporto linguistico e di programmi di integrazione culturale nelle scuole giapponesi aggrava ulteriormente la situazione. Nonostante l’aumento del numero di bambini stranieri che necessitano di lezioni speciali di lingua giapponese, molte scuole non dispongono delle risorse necessarie per fornire un’istruzione adeguata a questi studenti.
Questo può portare a un divario crescente tra gli studenti giapponesi e quelli stranieri, con quest’ultimi che rischiano di rimanere indietro accademicamente.
Il governo giapponese ha avviato alcune iniziative per affrontare queste problematiche, ma c’è ancora molto da fare. È essenziale che le scuole non solo incoraggino l’iscrizione dei bambini stranieri, ma che offrano anche un ambiente accogliente e inclusivo che favorisca il loro successo scolastico e integrazione sociale.
Inoltre, è fondamentale che vengano sviluppati e implementati programmi educativi e di sensibilizzazione per combattere la discriminazione e promuovere la comprensione interculturale.
In sintesi, mentre il Giappone continua ad attrarre un numero crescente di residenti stranieri, è cruciale che il sistema educativo si adatti per garantire che tutti i bambini, indipendentemente dalla loro origine, abbiano accesso a un’istruzione di qualità e siano trattati con equità e rispetto. Solo così il Giappone potrà davvero realizzare una società inclusiva e diversificata.