La città di New York ha una lunga e complessa storia di senzatetto, con stime che indicano che il numero di persone che vivono per strada o in rifugi temporanei è aumentato negli ultimi anni. Secondo il Dipartimento per gli Affari dei Senzatetto di New York (Department of Homeless Services, DHS), nel marzo 2022 c’erano 60.254 senzatetto nella città, di cui il 79% viveva in rifugi temporanei e il 21% per strada. Rispetto al marzo 2021, questo rappresenta un aumento del 9,6% nel numero totale di senzatetto.
Le ragioni dell’aumento dei senzatetto a New York sono molteplici e includono l’aumento dei costi degli affitti, la mancanza di accesso a servizi di assistenza sanitaria mentale e la crescente disuguaglianza economica. La pandemia di COVID-19 ha inoltre esacerbato la situazione, con la perdita di posti di lavoro e la riduzione dei finanziamenti per i programmi di assistenza ai senzatetto.
Per cercare di affrontare il problema dei senzatetto, la città di New York ha lanciato il programma “Housing New York 2.0”, con l’obiettivo di costruire o preservare 300 mila unità abitative accessibili entro il 2026. Il programma prevede inoltre l’implementazione di politiche volte a prevenire l’espulsione degli inquilini, ad aumentare i finanziamenti per i programmi di assistenza ai senzatetto e a migliorare l’accesso ai servizi sanitari e sociali.
Nonostante questi sforzi, la situazione dei senzatetto a New York rimane critica. Organizzazioni e attivisti per i diritti dei senzatetto continuano a chiedere un maggiore impegno da parte del governo e delle autorità locali per affrontare il problema in modo più efficace. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha evidenziato l’importanza di fornire alloggi stabili e sicuri per garantire la salute e il benessere dei senzatetto e della comunità nel suo insieme.
Secondo le stime del Dipartimento per gli Affari dei Senzatetto di New York i quartieri con il maggior numero di senzatetto sono Manhattan, Brooklyn e il Bronx. Nello specifico, i quartieri con il maggior numero di senzatetto sono Midtown e Lower Manhattan, Downtown Brooklyn e il Bronx. Eppure a fare da detonatore come segnalazione di emergenza sociale è stata in particolare la presenza degli homeless nei quartieri “ricchi” come Manhattan.
La presenza di senzatetto in quartieri ricchi è un sintomo di una più ampia crisi abitativa e sociale che coinvolge tutta la città, e la soluzione richiede un approccio più globale e inclusivo. La maggior parte dei senzatetto è costituita da individui che lottano contro la povertà e la marginalizzazione, e non dovrebbero essere considerati un problema in sé, ma piuttosto una conseguenza di problemi sociali e economici più ampi.
L’accumulo di rifiuti e sporcizia nelle aree in cui i senzatetto si accampano con relativa mancanza di servizi igienici è ciò che balza maggiormente all’occhio, anche se le principali lamentele degli abitanti dei quartieri “bene” riguarda il tema della sicurezza. Nella fase del covid in particolare venivano discussi problemi di salute pubblica, aggravati dalla mancanza di assistenza sanitaria e alla possibile diffusione di malattie.
Rumori, odori di cibo cucinato per strada, problemi di aggressività con i residenti oltre a essere un problema in sè vengono valutati in funzione economica. Principalmente per la riduzione del valore immobiliare. Anche a causa di questa pressione dei ceti abbienti l’amministrazione della città si sta impegnando più che in passato nel cercare soluzioni. Va anche segnalato che in questo stesso periodo in alcuni stati Usa, in particolare nella California, sta invece prevalendo l’espulsione senza alternative degli homeless dai centri urbani.
