All’hotspot di contrada Imbriacola sono ormai 1.600 le persone ospitate rispetto ai 350 posti disponibili. La Prefettura di Agrigento si è impegnata entro oggi ad alleggerire la struttura d’accoglienza. “La situazione dei minori stranieri non accompagnati e dei bambini, anche piccolissimi, sbarcati a Lampedusa è particolarmente critica per le condizioni ambientali estreme e il sovraffollamento oltre a ogni limite dell’hotspot”, ha dichiarato Lisa Bjelogrlic, responsabile degli interventi di protezione minori in frontiera in Italia di Save the children.
I numerosi sbarchi che si sono susseguiti, in particolare ieri e nella notte appena trascorsa, hanno complicato ulteriormente le condizioni dei migranti ospitati nel centro, e in particolare di quelli più vulnerabili, come gli almeno 200 minori non accompagnati, che hanno anche un’età inferiore ai 15 anni, e i circa 100 bambini, tra cui alcuni neonati.
“Molti di questi minori soli, mamme e bambini hanno già affrontato grandi sofferenze e violenze nella fuga dal loro Paese, nel viaggio attraverso le frontiere, nei centri gestiti dai trafficanti e nell’attraversamento del Mediterraneo – ha aggiunto Lisa Bjelogrlic – spesso assistendo alla morte di familiari, parenti, amici o compagni di viaggio, sono in una pesante condizione di prostrazione o fragilità psicologica e devono ricevere subito assistenza e protezione adeguate”.
La situazione di questi giorni a Lampedusa dimostra, ancora una volta, la necessità di affrontare l’arrivo dei migranti e la gestione dell’hotspot di Lampedusa in modo strutturato”, conclude Bjelogrlic. Save the children sottolinea inoltre la necessità di “un’assunzione condivisa di responsabilità e impegno tra i Paesi europei. L’Ue e gli Stati membri hanno l’obbligo di cooperare e coordinarsi per soccorrere le persone in difficoltà nel Mediterraneo, ai propri confini, agendo nel rispetto dei principi del diritto internazionale e devono intensificare i loro sforzi per garantire un sistema di salvataggio e soccorso adeguato, impegnandosi anche in prima linea nell’accoglienza e nella protezione dei migranti che attraversano la frontiera sud dell’Europa in cerca di salvezza, in particolare di quelli più vulnerabili”.
Intanto il Viminale ha reso noto che le operazioni di svuotamento dell’hotspost proseguiranno oggi e domani con l’impiego di traghetti di linea e di unità navali della Marina militare e della Guardia costiera. Ieri due vedette della capitaneria di porto hanno scaricato 179 persone delle seicento a bordo, che erano su un peschereccio al largo tra Libia e Calabria, lasciando sul molo anche cinque cadaveri, sulle cui cause della morte è stata aperta un’indagine.