giovedì, Settembre 19, 2024
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L’Arabia Saudita usa forza letale contro tribù beduina a Neom

Le autorità saudite hanno autorizzato l’uso della forza letale per liberare dalla presenza di una tribù beduina il terreno dove sorgerà The Line, la città futuristica e cosiddetta ‘sostenibile’ che rappresenta il fiore all’occhiello di Neom, il progetto mastodontico da 500 miliardi di dollari al centro della strategia Saudi Vision 2030 che mira a diversificare l’economia del regno dal petrolio.

Lo ha rivelato alla Bbc un ex ufficiale dell’intelligence, il colonnello Rabih Alenezi, il quale ha denunciato di aver ricevuto l’ordine di togliere di mezzo i membri di una tribù che vivono in una delle aree dove sorgerà la città verticale lunga 170 chilometri, larga 200 metri e alta 500, in cui potranno vivere fino a nove milioni di persone.

Uno di loro è stato successivamente ucciso a colpi di arma da fuoco per aver protestato.
Decine di aziende internazionali sono coinvolte nel progetto che verrà costruito in un’area descritta come una perfetta “tela bianca” dal principe ereditario e leader ‘de facto’ Mohammed bin Salman, ma che tanto bianca non è.

Secondo Riad, oltre 6 mila persone sono già state spostate per far spazio alle ruspe, ma il gruppo per i diritti umani Alqst, basato nel Regno Unito, stima che la cifra sia ben più alta.
La Bbc ha analizzato le immagini satellitari di tre dei villaggi demoliti: al-Khuraybah, Sharma e Gayal. Case, scuole e ospedali sono stati cancellati dalle cartine geografiche.

Il colonnello Alenezi, in esilio nel Regno Unito dall’anno scorso, ha denunciato che l’ordine di sgombero che gli era stato chiesto di far applicare riguardava al-Khuraybah, per lo più popolato dall’antica tribù beduina degli Huwaitat, che da generazioni vive nella regione di Tabuk, nel nord-ovest del Paese.

Massimo Pasquini
Massimo Pasquini
Massimo Pasquini è stato a lungo segretario Nazionale dell'Unione Inquilini
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