L’India ha concesso prestiti agevolati per oltre 12,3 miliardi di dollari all’Africa. Lo ha comunicato oggi il ministro degli affari esteri di Nuova Delhi S. Jaishankar. In totale sono stati finanziati 197 progetti già completati, 65 in corso e altri 81 pronti a partire.
Di questi fondi 700 milioni di dollari sono aiuti a fondo perduto per sistemi di acqua potabile, irrigazione, elettrificazione rurale, costruzione di centrali elettriche solari, linee di trasmissione, fabbriche di cemento, raffinazione di zucchero e parchi tecnologici per le infrastrutture ferroviarie.
I progetti sono rivolti in particolare a Gambia, Mauritius, Namibia e sud del Sudan. In Gambia L’India ha costruito l’edificio dell’assemblea Nazionale e intrapreso progetti nell’approvvigionamento idrico nell’agricoltura e nella lavorazione degli alimenti. E’ stata coinvolta anche in progetti idroelettrici.
L’India affida molte risorse ai progetti di formazione, unica possibilità di sviluppo economico e crescita per i giovani. In Namibia è appena diventato operativo un nuovo centro di eccellenza nell’Information Technology, mentre in sud Sudan l’India sta concentrando i suoi sforzi sull’istruzione.
Jaishankar ha poi ricordato l’aiuto dato dall’India all’Africa durante la pandemia da covid in 32 Paesi del continente con 150 tonnellate di materiale destinato all’assistenza medica, compresi vaccini made in India, ricevuti direttamente o meno.
Il ministro ha poi ricordato che India e Africa hanno legami commerciali ed economici di lunga data, dovuti anche al sostegno alla ricerca dell’indipendenza nel ventesimo secolo dei Paesi africani e alla lotta contro l’apartheid.
L’Africa gioca un ruolo importante nella politica estera indiana, che si riflette nei rapporti diplomatici con i 43 paesi africani mentre gli equilibri del mondo stanno cambiando. Negli ultimi 8 anni ben 36 visite ufficiali sono partite da Nuova Delhi verso il continente africano.