venerdì, Dicembre 8, 2023
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L’ex re del Nepal attacca il governo e mobilita la folla per il ritorno a un regno Indù

Con una mossa politica simbolica ma significativa, lunedì scorso l’ex re del Nepal Gyanendra Shah si è unito a una campagna pubblica che prevede il ripristino del precedente status di “regno indù” del Nepal.

La campagna è stata lanciata nel giorno in cui il governo nepalese guidato dal primo ministro Pushpakamal Dahal ‘Prachanda’ ha proclamato una festività per celebrare i 23 anni della guerra maoista.

La decisione di dichiarare il giorno festivo per la prima volta è stata accolta con proteste a livello nazionale, inclusi alcuni elettori della coalizione di governo, che si sono rifiutati di riconoscere l’insurrezione decennale come “guerra popolare”.

La Repubblica Federale Democratica del Nepal, in Asia meridionale, ha circa 30 milioni di abitanti, A seguito del massacro della famiglia reale, avvenuto nel 2001, nel paese iniziò una lenta transizione politica che portò, il 28 dicembre 2007, all’approvazione da parte del parlamento nepalese di un emendamento costituzionale che permetteva la transizione dalla monarchia alla repubblica, avvenuta il 28 maggio 2008 mediante la votazione quasi unanime dell’Assemblea Costituente.

L’ex re Sha ha annunciato così l’evento – “Salviamo la mega campagna del dharma, della nazione, del nazionalismo, della cultura e dei cittadini” – da Kakarbhitta, nel distretto di Jhapa, nel Nepal orientale, alla presenza di un’enorme folla che lo acclamava e lo applaudiva.

L’ex re non ha tenuto alcun discorso, ma la sua presenza in una simile campagna, la prima dopo l’abolizione della monarchia 14 anni fa, è considerata significativa in un momento in cui la situazione politica del Paese sembra andare verso l’instabilità e l’incertezza.

Sebbene non abbia chiesto direttamente il ritorno della monarchia, ha detto: “Non abbiamo mai voluto e non saremo una repubblica che manderà più di 10 milioni di giovani nepalesi nei paesi del Golfo a versare sangue e sudore”.

Ha anche chiesto che i prestiti presi dagli agricoltori dalle banche cooperative e dalle società di microfinanza vengano revocati poiché la loro situazione li sta costringendo a porre fine alla loro vita.

Shah e rappresentanti di diverse sette della religione indù hanno acceso lampade per celebrare la proposta campagna nazionale.

L’ex re del Nepal Gyanendra Shah

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