venerdì, Marzo 24, 2023
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L’impatto negativo della Belt and Road Initiative della Cina sui paesi partner

Gli artigli rapaci della espansione cinese in Africa e in altri paesi stanno provocando più danni che benefici agli stati coinvolti.

La Belt and Road Initiative (BRI) della Cina ha una serie di impatti negativi sui suoi paesi partner. Le informazioni provengono dall’analisi di fatti provenienti da Zambia, Pakistan, Laos, Angola e Sri Lanka, secondo il rapporto della South-South Research Initiative (SSRI).

Pechino da qualche tempo ha cambiato tattica. In precedenza elargiva prestiti ai paesi in via di sviluppo, diventando proprietaria quasi per intero del debito pubblico nazionale dello stato.

Successivamente, proprio tramite La Belt and Road Initiative, ha iniziato a gestire direttamente le imprese impiantate nei diversi stati, nei settori pubblici delle infrastrutture.

Alcune iniziative BRI sono state attuate troppo rapidamente senza riflettere a sufficienza sui vantaggi a lungo termine. Le iniziative spesso fanno troppo affidamento sul sostegno dei governi e della politica. Inoltre, diverse nazioni lo supportano, ma esitano a contribuire da sole. Presumono che la Cina dovrebbe coprire la maggior parte delle spese.

Secondo l’SSRI, la Cina si è concentrata principalmente sull’interazione con le istituzioni governative senza prestare sufficiente attenzione alle preoccupazioni delle società, dei gruppi della società civile e dei residenti locali. Questo problema è stato meglio illustrato dall’impegno della Cina con Zambia, Pakistan, Angola, Laos e Sri Lanka.

Il rapporto esamina i cambiamenti economici, sociali e politici in ogni paese dovuti alla Belt and Road Initiative (BRI), lanciata dalla Cina nel 2013.

In Zambia, nessuna strategia è stata messa in atto dal governo per beneficiare degli investimenti cinesi. Lo Zambia chiude invece un occhio su come gli investitori cinesi stiano distruggendo il settore industriale del Paese.

Allo stesso tempo, i timori del Pakistan sono diventati realtà, con molti ora incapaci di sostenersi e competere con i grandi pescherecci cinesi. Di conseguenza, è chiaro che il progetto BRI della Cina ha innescato disordini sociali in Pakistan e ha anche portato all’instabilità economica, ha riferito l’SSRI.

Il Laos è in debito con la Cina, che può quindi usare il suo potere per influenzare il processo decisionale in quel paese.

Inevitabilmente, la riluttanza dell’Angola a fornire il proprio finanziamento ha evitato di investire nel settore immobiliare a causa della mancanza di riforme legislative per creare un mercato immobiliare funzionale.

Queste misure governative in questi cinque paesi hanno aumentato il malcontento della popolazione che non può beneficiare dell’esito degli investimenti cinesi.

Secondo SSRI, lo Sri Lanka a seguito dei progetti BRI sta sacrificando un livello di autonomia su come gestire queste infrastrutture. Con una parte significativa degli investimenti in BRI provenienti da enti pubblici cinesi, c’è preoccupazione per il crescente onere del debito dello Sri Lanka e la perdita di sovranità. I progetti BRI in Sri Lanka mostrano mancanza di trasparenza e corruzione. Ci sono anche alcuni impatti ambientali.

Il Singapore Post ha recentemente riferito che la Cina sta cercando di espandere la sua debole influenza rafforzando i suoi legami diplomatici ed economici con 140 nazioni partner attraverso la spinta della Belt and Road Initiative (BRI) nel 2023.

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