Il 2024 segnerà un punto di svolta per l’Irlanda con la pianificazione di due referendum cruciali il giorno dell’8 marzo, coincidendo con la Giornata Internazionale della Donna, per proporre significative riforme costituzionali relative ai diritti di genere e alla struttura familiare. L’iniziativa, approvata dal governo, mira a espandere la definizione di famiglia e il ruolo delle donne nella società, riflettendo l’evoluzione sociale e culturale del paese.
Il Primo Ministro Leo Varadkar ha evidenziato come queste riforme sottolineino l’immagine dell’Irlanda come una nazione progressista e inclusiva, impegnata a garantire equità e cura per tutti i suoi cittadini. Il trentanovesimo emendamento alla costituzione mira a riconoscere le famiglie formate non solo dal matrimonio ma anche da altre relazioni durature, estendendo la protezione costituzionale a una gamma più ampia di strutture familiari.
Varadkar ha sottolineato l’importanza di riconoscere varie forme di famiglia, inclusi nuclei monoparentali e famiglie guidate da nonni o tutori, ribadendo che la costituzione continuerà a proteggere il matrimonio ma si evolverà per includere relazioni durature alternative.
Il quarantesimo emendamento proposto, noto come l’emendamento “Care”, intende eliminare le formulazioni obsolete che relegano le donne al ruolo domestico, sostituendole con un riconoscimento del valore universale delle cure fornite all’interno della famiglia, indipendentemente dai legami di sangue.
Il Ministro dell’Integrazione Roderic O’Gorman ha dichiarato che le donne dovrebbero essere libere di scegliere il proprio ruolo nella società, allontanandosi dalla nozione datata che le confina esclusivamente alla sfera domestica. Questi cambiamenti mirano a riflettere e rispettare la diversità e le esigenze di tutti i cittadini, promuovendo una società più equa e inclusiva.
Il Ministro dell’Istruzione Norma Foley ha espresso il suo entusiasmo per le proposte, sottolineando come le dinamiche familiari in Irlanda siano diventate più variegate e che la costituzione dovrebbe riflettere questa realtà per sostenere il benessere della nazione e dello stato. Ha ricordato l’impegno dei protagonisti della Rivolta di Pasqua del 1916 verso l’equità per tutti i bambini della nazione, un principio che il governo attuale intende onorare e portare avanti.