domenica, Settembre 24, 2023
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L’ultracospirazionismo come satira del cospirazionismo. Il caso di “Bird aren’t real”

Sabato scorso il movimento “Birds Aren’t Real” ha tenuto la sua più partecipata manifestazione da quando è nata. A New York, dentro il Washington Square Park. almeno duemila persone si sono radunate, ordinatamente, sul lato nord del parco, con cartelli che esprimevano le loro posizioni. A cominciare da quella fondamentale, “Birds Aren ‘t Real”, gli uccelli non sono veri, “Open Your Eyes”, oppure “Pigeons Are Liars”, i piccioni sono bugiardi, “Wake Up America”. Ogni volta che uno stormo di uccelli girava intorno al Washington Square Arch, i partecipanti fischiavano.

La stampa li presenta come un gruppo cospirazionista, ma in realtà il loro scopo è esattamente il contrario, denunciare l’eccesso di cospirazionismo con la satira. “Uno scherzo a cui partecipano migliaia di persone”, li ha definiti una giornalista, cogliendone lo spirito.

Hanno cominciato a sostenere che in realtà quelli che volano nell’aria non sono uccelli ma droni del governo statunitense, a partire dal 2017. Peter McIndoe, il fondatore, ha alimentato la leggenda della cospirazione fino al 2021, quando ha ammesso che si trattava di una beffa.

McIndoe ha spiegato di essere stato ispirato all’inizio da un gruppo di manifestanti pro Trump che aveva organizzato una protesta contro i diritti delle donne. Gli argomenti dei manifestanti erano talmente deliranti che ha pensato di divertirsi alle loro spalle, creando un movimento ancora più demenziale.

Con la sua retorica simile alle teorie del complotto di QAnon, chi osserva il gruppo spesso resta un po’ confuso. e McIndoe ha a lungo dato volutamente vita a questa ambiguità, ma a lui si sono unite migliaia di persone.

Claire Chronis, un’autoproclamata “ufficiale di informazione pubblica” per Birds Are’t Real gli dà manforte. “Sappi che vogliamo solo far sapere alla gente la verità, che 12 miliardi di uccelli sono stati uccisi dalla Cia e dal governo degli Stati Uniti. La Cia li ha spazzati via tutti; l’ultimo uccello era vivo nel 2001″ ha detto ai giornalisti presenti sabato.

“Si tratta di criticare le teorie del complotto che sono sproporzionate online”, ha spiegato Ashanti Jowers, un altro studente che aderisce al gruppo. “Come Pizzagate (una delle teorie di QAnon, ndr). Come dire che gli uccelli non sono reali”.

McIndoe si è presentato al parco con un furgone addobbato dai simboli di Birds Aren’t Real. Un suonatore di cornamuse ha eseguito molti brani. Poi McIndoe ha provato a sollecitare la folla e nonostante la polizia presente fosse assolutamente tranquilla ha urlato, con i toni dei profeti stralunati dell destra trumpiana: “La polizia sta cercando di fermarci”, ha detto McIndoe. “Chi pensi che li abbia chiamati qui?”. La folla ha risposto senza esitazione. “Gli uccelli”.

Ma la provocazione non era finita lì. Perchè McIndoe aveva ingaggiato anche delle comparse per svolgere il ruolo di contro manifestanti con tanto di cartelli “Arrestate McIndoe”. Con quasi 400 mila follower su Instagram, Birds Aren’t Real ha un’ampio impatto sui social media. L’account ha pubblicato interviste e articoli in cui McIndoe è uscito dal personaggio, discutendo del fondamento satirico del movimento. Tuttavia, durante la protesta, ha continuato ad abbracciare solo il ruolo che interpreta.

Nel maggio 2022 è stato intervistato dalla celebre trasmissione “60 Minutes” . Ha iniziato l’intervista nel personaggio, ma in seguito ha descritto lo scopo alla base della creazione del movimento satirico: “Sta prevalendo oggi questo concetto di disinformazione, noi preferiamo riderne piuttosto che esserne spaventati.

Per chi ha curiosità di conoscere meglio Bird aren’t real, questo è il loro sito https://birdsarentreal.com/, che comprende interviste ad ex agenti della Cia che confermano di aver ucciso gli uccelli sostituendoli con dei droni.

Peter McIndoe
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