Milano, la capitale economica d’Italia, sta attraversando una crisi abitativa senza precedenti che colpisce particolarmente giovani, studenti e famiglie a basso reddito. Il costo degli affitti è cresciuto esponenzialmente, spingendo molti residenti a cercare soluzioni fuori città o a vivere in condizioni di precarietà. I numeri dipingono un quadro allarmante che richiede interventi urgenti e mirati.
Secondo i dati più recenti, gli affitti a Milano sono aumentati in media del 10-12% nell’ultimo anno. In alcune aree centrali e semi-centrali, l’incremento è stato ancora più marcato, con punte del 15-20%.
Ad esempio, un bilocale in zona centrale può raggiungere oggi un costo mensile di 1.500-1.800 euro, una cifra fuori dalla portata della maggior parte dei giovani lavoratori e delle famiglie a reddito medio-basso.
La domanda di affitti ha superato di gran lunga l’offerta, creando un mercato immobiliare estremamente competitivo. Secondo un recente studio, circa 60.000 persone cercano attivamente un alloggio in affitto a Milano ogni anno, ma l’offerta di nuovi contratti non supera le 40.000 unità, lasciando un gap significativo tra domanda e offerta.
Questo squilibrio ha portato a un aumento delle pratiche speculative, con proprietari che preferiscono mantenere gli appartamenti vuoti in attesa di affittuari disposti a pagare canoni ancora più alti.
I giovani e gli studenti sono tra i più colpiti da questa crisi. Milano ospita oltre 200.000 studenti universitari, di cui circa il 60% proviene da fuori regione o dall’estero.
Molti di questi studenti si trovano costretti a condividere piccoli appartamenti in condizioni di sovraffollamento o a trasferirsi nelle periferie della città, dove i prezzi sono leggermente più bassi ma le condizioni di vita spesso peggiori.
I dati mostrano che il costo medio di una stanza singola in un appartamento condiviso è salito a circa 650-700 euro al mese, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta una spesa insostenibile per molti studenti, che devono far fronte anche alle tasse universitarie e al costo della vita in una delle città più care d’Italia.
Uno studio dell’Associazione degli Universitari di Milano ha rilevato che oltre il 30% degli studenti fuori sede sta considerando di abbandonare gli studi o di trasferirsi in altre città meno costose, a causa della pressione economica legata agli affitti.
Questo fenomeno potrebbe avere ripercussioni significative sulla vitalità accademica e culturale di Milano, che rischia di perdere una parte della sua popolazione studentesca più promettente.
Le famiglie a basso reddito non sono esenti da questa crisi. La combinazione di affitti elevati e un costo della vita in costante aumento ha portato a un incremento della povertà urbana. Si stima che oltre 120.000 famiglie milanesi vivano oggi al di sotto della soglia di povertà, un numero in crescita del 5% rispetto all’anno precedente.
Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle periferie della città, dove le condizioni abitative spesso precarie si combinano con una scarsa disponibilità di servizi essenziali, aggravando ulteriormente la situazione delle famiglie più vulnerabili.
Secondo un rapporto della Caritas Ambrosiana, le richieste di aiuto per il pagamento degli affitti sono aumentate del 20% negli ultimi due anni, con una media di 8.000 nuove richieste ogni anno. Molte famiglie si trovano costrette a scegliere tra pagare l’affitto o altre spese essenziali, come il cibo e l’assistenza sanitaria, rischiando così di scivolare in una povertà ancora più profonda.
La situazione abitativa di Milano rappresenta una delle emergenze sociali più gravi del momento. Nonostante alcune iniziative pubbliche e private per aumentare l’offerta di alloggi a canone calmierato, l’impatto sul mercato è stato finora limitato.
La città ha bisogno di un piano strategico a lungo termine che includa l’aumento degli alloggi pubblici, che attualmente rappresentano solo il 4% del mercato totale, una percentuale insufficiente per far fronte alla domanda crescente.
Ma servono anche incentivi per l’affitto a canone calmierato: Misure fiscali e agevolazioni per i proprietari che offrono affitti a prezzi accessibili potrebbero contribuire a ridurre la pressione sul mercato.
In apparenza collaterale ma in realtà strettamente legata agli altri interventi dovrebbe essere la riqualificazione delle periferie: Investimenti mirati per migliorare le infrastrutture e i servizi nelle aree periferiche potrebbero rendere queste zone più attrattive e contribuire a decongestionare il centro città.