Sale il numero dei morti per colera in Nigeria. Oltre 380 persone hanno perso la vita nel paese. L’epidemia di colera in corso a causa delle forti piogge e delle alluvioni ha provocato al momento 11.820 casi d’infezione.
E sono almeno 3 milioni le persone colpite dalle inondazioni in quasi tutti gli stati della Nigeria nelle ultime settimane. Nelle comunità del delta del Niger, i residenti vivono con i piedi nell’acqua da quasi due mesi, anche se l’acqua ha iniziato a ritirarsi dopo la peggiore inondazione di metà ottobre.
Gli sfollati hanno trovato rifugio nelle scuole e alcuni notabili hanno aperto le loro case per accogliere gli sfollati, ma gli aiuti mancano, secondo i leader della comunità. Tra loro Timi Zighadina denuncia anche la mancanza di infrastrutture: “ Succederà di nuovo. Il governo deve almeno costruire rifugi dove le persone possano rifugiarsi in caso di inondazioni. E se ci fossero degli argini lungo le sponde, l’acqua non salirebbe così! “.
Le Nazioni Unite hanno stimato che queste inondazioni, che hanno causato lo sfollamento di oltre 1,5 milioni di persone, devono essere considerate un disastro nazionale in Nigeria. E la popolazione oltre a fare i conti con l’epidemia di colera e le inondazioni non può accedere ai propri risparmi.
I nigeriani hanno infatti tempo fino al 31 gennaio 2023 per riportare in banca le loro banconote da 200, 500 e 1.000 naira e cambiarle con i nuovi tagli, che entreranno in circolazione dal 15 dicembre. Secondo il governatore della banca centrale, questa misura shock dovrebbe consentire di combattere l’inflazione, o addirittura l’acquisto di voti, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali del febbraio 2023 . Secondo le statistiche della banca centrale, l’80% delle valute in circolazione si trova al di fuori dei depositi ufficiali.
Solo che la comunicazione intorno a questa misura è stata particolarmente caotica. In particolare, il ministro delle Finanze ha dichiarato pubblicamente di non essere stata consultata, il che ha messo sotto pressione la naira. L’intervento tardivo del Presidente della Repubblica, Muhammadu Buhari, a sostegno di questo progetto di banca centrale non ha arginato la caduta della moneta nazionale.
Questa situazione ha accelerato una nuova corsa al dollaro , spingendo le banche a moltiplicare i loro stratagemmi per limitare il più possibile i prelievi. Negli ultimi giorni un dollaro può essere scambiato con più di 800 naira sul mercato parallelo. Un passo storico, a quasi una settimana dall’annuncio della banca centrale.
Nel caos politico ed economico aggravato dalle inondazioni e dalle epidemie crescono anche gli episodi di violenza politica. Un gruppo di uomini armati ha rapito almeno 80 persone e ucciso altre 11 in attacchi separati nel nord-ovest del paese.
Lo hanno reso noto i residenti nella regione. Sono gli ultimi attacchi di bande armate contro villaggi, scuole e autostrade. Due settimane fa gli Stati Uniti hanno ordinato al proprio personale diplomatico non essenziale e alle loro famiglie di lasciare Abuja, la capitale della Nigeria, a causa del “maggiore rischio di attacchi terroristici”.
Alla periferia di Abuja si trova la prigione di Kuje, che nel leglio scorso è stata protagonista di un’evasione di massa. Più di 400 detenuti sono poi fuggiti, tra cui decine di sospetti jihadisti. La polizia e l’esercito avevano annunciato di aver rafforzato le misure di sicurezza dentro e intorno alla capitale, ma Abuja è circondata da zone montuose e boschive difficili da mettere in sicurezza.
I jihadisti in genere attaccano nelle regioni nord-orientali della Nigeria, lontane dalla capitale federale, ma esistono cellule islamiste in altre regioni del Paese.