giovedì, Settembre 19, 2024
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Sudan, il Programma Alimentare Mondiale costretto a interrompere le operazioni di aiuto

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, Wfp, ha sospeso temporaneamente tutte le sue operazioni in Sudan a causa della morte dei suoi tre dipendenti durante gli scontri tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari di supporto.

Cindy McCain, il direttore esecutivo dell’agenzia delle Nazioni Unite, ha dichiarato che tutte le operazioni in Sudan sono state interrotte, in attesa di una revisione della situazione della sicurezza.

Ha aggiunto che il WFP è impegnato ad assistere il popolo sudanese che affronta una grave insicurezza alimentare, ma non possono fare il loro lavoro se la sicurezza del loro team e dei loro partner non è garantita.

Sabato, un aereo dell’Unhas, il servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite gestito dal Programma Alimentare, è stato gravemente danneggiato all’aeroporto internazionale di Khartoum durante uno scontro a fuoco, compromettendo seriamente la capacità del Wfp di spostare gli operatori umanitari e gli aiuti all’interno del paese.

Gli scontri tra l’esercito sudanese e le forze paramilitari sono scoppiati in tutto il Sudan, causando almeno 56 morti e quasi 600 feriti. Ci sono stati anche segnalazioni di battaglie a centinaia di chilometri di distanza nella città orientale di Port Sudan.

Il capo paramilitare sudanese Mohamed Hamdan Dagalo ha dichiarato che il suo gruppo ha sequestrato la maggior parte dei siti ufficiali di Khartoum, ma il generale Abdel Fattah al-Burhan ha contestato le sue affermazioni e ha affermato che i militari hanno mantenuto il controllo sui siti governativi.

La situazione rimane tesa e incerta, e la sicurezza degli operatori umanitari sul campo rimane una preoccupazione critica.

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