giovedì, Settembre 12, 2024
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Surriscaldamento, in Europa aumenta più velocemente e minaccia l’economia

Le nazioni europee sono invitate a prepararsi per affrontare minacce di gravità estrema, che includono dall’alluvioni a ondate di calore letali, a seguito dell’intensificarsi degli effetti del cambiamento climatico, che impatterà profondamente su ogni aspetto delle loro economie e comunità nel corso di questo secolo, come dichiarato lunedì dall’Agenzia Europea per l’Ambiente.

L’ente, con sede a Copenhagen, ha sollecitato i responsabili politici a sviluppare strategie innovative per gestire queste sfide, nell’ambito della sua prima valutazione pan-europea sui pericoli legati al clima. L’importanza di questo avvertimento risiede nel fatto che l’Europa sta vivendo un riscaldamento a un ritmo più accelerato rispetto ad altre regioni del mondo, con tassi di aumento delle temperature doppio rispetto alla media globale, secondo quanto comunicato dall’EEA.

Anche se fosse possibile mitigare il surriscaldamento, le temperature globali sono già oltre 1°C più alte rispetto al periodo pre-industriale. Secondo l’EEA, l’entità dei danni dipenderà in parte dalla capacità dei responsabili politici di preparare adeguatamente le comunità, ad esempio attraverso il miglioramento delle politiche assicurative, la ristrutturazione delle infrastrutture e l’implementazione di normative per salvaguardare i lavoratori esposti a condizioni di calore estremo.

Senza un intervento immediato e decisivo, l’EEA prevede che la maggior parte dei 36 rischi climatici identificati per l’Europa possano raggiungere livelli di gravità “critici o catastrofici” entro la fine del secolo, interessando la salute, la produzione agricola e le infrastrutture. In uno scenario pessimista, l’agenzia ha proiettato che “centinaia di migliaia di individui potrebbero perdere la vita a causa delle ondate di calore e le perdite economiche dovute unicamente alle inondazioni costiere potrebbero eccedere il trilione di euro annui”.

Questa stima supererebbe significativamente i 650 miliardi di euro di perdite registrate a causa di eventi meteorologici e climatici estremi nell’Unione Europea dal 1980 al 2022. Kate Levick, vice direttrice del think tank climatico E3G, ha esortato i governi a prendere seriamente in considerazione i risultati del rapporto dell’EEA, sottolineando un ruolo critico per i ministri dell’economia nel valutare l’impatto del rischio climatico sui bilanci nazionali, tra attività e passività. Le prossime mosse vedranno la Commissione Europea pubblicare martedì la propria reazione al rapporto dell’EEA.

“Global Warming” by Hani Amir is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.
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