venerdì, Marzo 24, 2023
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Volkswagen può inquinare liberamente. Una sentenza contro l’ ambiente in Germania

Tre attivisti sostenuti da Greenpeace hanno perso la causa sul clima intentata contro Volkswagen presso il tribunale regionale di Braunschweig. Il tribunale ha stabilito che la casa automobiistica non è obbligata a smettere di vendere auto a combustione già nel 2030. I due amministratori delegati di Greenpeace Martin Kaiser e Roland Hipp, nonché l’attivista di Fridays for Future Clara Meyer, avevano presentato una denuncia. Nelle cause civili sono stati rappresentati dall’avvocato del clima Roda Verheyen e finanziate da Greenpeace.

Roland Hipp è anche un apicoltore e ha discusso con la Corte degli effetti del cambiamento climatico sui suoi alveari. Martin Kaiser è preoccupato per il suo bosco privato. E tutti e tre i querelanti hanno spiegato di vedere la loro salute e la loro libertà minacciate dal cambiamento climatico e dalle successive massicce contromisure del governo. Ecco perché Volkswagen, nella sua qualità di una delle principali case di produzione di automobili al mondo, deve interrompere rapidamente la produzione di auto a combustione.

L’avvocato Verheyen ha basato la causa sulle regole di responsabilità civile per disturbo. La legge tedesca stabilisce che chiunque metta in pericolo gli interessi legali di un altro deve cessare di farlo immediatamente se vi è un corrispondente quadro legislativo che stabilisce un pericolo per la sicurezza. Per fare ciò, ha utilizzato uno scenario climatico dell’Agenzia internazionale per l’energia.

Gli attivisti non hanno viste riconosciute le loro ragioni dal tribunale regionale di Braunschweig. La causa è stata ritenuta comunque ammissibile anche se infondata, ha stabilito il presidente della Corte Rolf Hansen. Volkswagen, ha stabilito nella sua sentenza, non deve soddisfare requisiti più elevati rispetto allo stato, che ha adempiuto ai propri obblighi di protezione con la legge sulla protezione del clima. Poiché la Volkswagen rispetta tutti i requisiti di diritto pubblico, i querelanti dovrebbero “accettare” le emissioni di CO 2 causate dal gruppo.

La corte non ha affrontato il problema che la politica federale tedesca finora non ha soddisfatto i requisiti stabiliti nella legge sulla protezione del clima, in particolare nel settore dei trasporti, come denunciato più volte dagli ambientalisti. Ci sono già diverse cause legali contro il governo federale presso il tribunale amministrativo superiore di Berlino-Brandeburgo. L’avvocato Verheyen ha definito la sentenza Braunschweig “legalmente debole”. I querelanti in ogni caso hanno già fatto sapere che riccorreranno in appello.

Nonostante i ripetuti tentativi di porre tramite le corti di giustizia tedesche un limite alle emissioni inquinanti, le cause sul clima contro le case automobilistiche sono già state respinte dal tribunale regionale di Stoccarda, in quel caso era stata imputata Mercedes, e presso il tribunale regionale di Monaco, che vedeva sotto accusa BMW. Attesa invece tra dieci giorni la decisione del tribunale distrettuale di Detmold, che si pronuncerà sulla causa intentata da un agricoltore biologico contro Volkswagen.

by Peanuts Reloaded

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