lunedì, Luglio 1, 2024
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Aumenta la precarietà dei senza dimora a Roma

cooperativa sociale Parsec

Le risultanze emerse dal censimento dei senza dimora, azione importante e meritoria che permette alla amministrazione capitolina di orientare le proprie politiche su dati e numeri e non su ipotesi preconcette, ci mostrano un quadro sulla carta migliore di quello emerso nell’analoga iniziativa del 2016 sebbene probabilmente, a nostro avviso, parziale.

Questi dati vanno letti tenendo conto delle criticità emergenti nella città di Roma, in cui le azioni accoglienti e solidali dell’amministrazione confliggono con altre azioni delle politiche pubbliche: politiche securitarie, espulsione dei senza dimora verso le aree suburbane, in nome di un malinteso senso del decoro per il Giubileo, mancanza di azioni a contrasto dell’emergenza abitativa, in parte scaturita dalla gentrificazione e dalla airbnbficazione di larga parte del patrimonio abitativo privato, mancanza di progetti per nuove case popolari e conseguente intasamento delle liste d’attesa, minimo miglioramento dell’offerta di accoglienza notturna per i senza dimora, utilizzo massiccio dello strumento del daspo urbano per chi sosta in luoghi pubblici “sensibili” all’occhio del Decoro.

Nella nostra esperienza in strada, quello che osserviamo è una maggiore precarietà dei senza dimora nel poter utilizzare lo spazio pubblico e sostare in esso, con una diminuita agibilità degli stessi nel crearsi una rete di relazioni con i servizi sul territorio e con una rete informale di cittadinanza solidale.

Osserviamo la spinta centrifuga delle politiche securitarie che spinge gli stessi verso l’estrema periferia e in aree suburbane, rendendo sempre più difficile la possibilità di contatti frequenti con i servizi dedicati.

Permane l’assenza di luoghi di accoglienza e strutture notturne, dedicate e specializzate, per senza dimora che usano sostanze; assenza alla quale di affianca la preoccupazione e la continua richiesta di formazione ad hoc (alla quale con le nostre risorse abbiamo tal volta risposto e sostenuto) da parte degli operatori delle accoglienze aspecifiche.

Permane la vera assenza di percorsi di integrazione sociale, in ottica formativa e occupazionale, da parte dell’amministrazione. Per quanto riguarda le persone senza dimora che usano sostanze (sarebbe interessante poterne rilevare la percentuale sui numeri censiti) il contesto cittadino e nazionale è sempre più espulsivo e carente: alle difficoltà in termini di finanziamento e della conseguente offerta che sperimentano i Serd e le strutture dedicate (sanitarie, sociali, del pubblico e privato) risponde e surroga in maniera notevole, ma per forza di cose circoscritta, il terzo settore; la rigida attribuzione dell’utenza dei servizi sanitari sulla base della territorialità è un ostacolo burocratico laddove le persone sono portate ad essere sradicate da uno specifico contesto sociale e territoriale.

I tempi d’attesa enormi per riavere eventuali documenti smarriti è una problematica molto diffusa da parte dei senza dimora, essendo i documenti la porta d’accesso all’esigibilità di molteplici diritti, dalla sanità al possesso di un conto bancario.

La realtà che osserviamo relativa alle persone senza dimora che consumano sostanze rimane invariata nei numeri, a nostro avviso: nei nostri servizi di riduzione del danno il 35% delle Pud, persone che usano droghe afferenti è senza dimora, e pari è la percentuale di stranieri. Rileviamo un aumento delle persone di origine subsahariana (frutto delle politiche sull’accoglienza per migranti) e dell’est Europa.

I consumi, nella loro tipologia, si modificano invece sempre più, con un calo del consumo di eroina, virando verso consumi “poveri” ed economici: alcol, grande ritorno del metadone usato fuori trattamento anche per via endovenosa, psicofarmaci, e l’avvento massiccio della grande questione del presente e del futuro: il consumo di crack, ad oggi la più diffusa ed economica sostanza sulla piazza, disponibile in vari tagli e quindi a prezzi variabili, di cui è possibile acquistare anche un singolo tiro già preparato.

“Homeless in Rome (8604391462)” by salomon10 from Germany is licensed under CC BY 2.0.
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