venerdì, Maggio 17, 2024
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Fuga dallo stipendio

Oggi dedichiamo un pensiero speciale a un uomo che ha deciso di lottare davvero contro la povertà. E non potendo per il momento risolvere quella del mondo intero ha iniziato dalla sua. E’ avvenuto in Cile, a causa di un grave errore di contabilità avvenuto presso il Cial, Consorzio Industriale Alimentare, che gestisce i marchi San Jorge, La Preferida e Winter, una delle più grandi aziende nazionali. Mentre preparavano la procedura per versare ai lavoratori gli stipendi di maggio, è accaduto che abbiano pagato a un operaio che di solito guadagna 500 euro al mese lo stesso stipendio per 330 volte di seguito, per un totale di circa 165 mila euro.

L’operaio a quel punto va dal vicedirettore del centro di distribuzione per dirgli che, rivedendo il suo stipendio, ha notato un errore nel pagamento della sua retribuzione per maggio, insomma che era stato pagato in eccesso. A quel punto il vicedirettore va a controllare e verifica che l’errore, grosso, c’è stato davvero. L’operaio viene quindi ufficialmente avvisato che si è trattato in effetti di un errore e gli spiegano come risolvere la situazione. Lo invitano quindi a recarsi presso la sua banca, dove era stato versato l’eccesso di denaro, per fare,un bonifico intestato al Cial.

L’operaio promette che l’indomani, sul presto, avrebbe provveduto a fare il bonifico. Il consorzio resta in attesa di una conferma. Alle 10 del giorno dopo già cominciano a spazientirsi, perchè non hanno notizie nè dall’uomo nè dalla banca. Iniziano a tempestarlo di telefonate e messaggi whatsapp, finchè alle 11 il dipendente risponde. Spiega che si è alzato tardi, tutti immaginano una bevuta colossale a spese del Cial la notte precedente, e che appena rimessosi in piedi sarebbe andato in banca. Quella è l’ultimo contatto personale tra l’azienda e l’operaio, anzi al momento tra il mondo intero e l’operaio. Il 2 giugno scorso un avvocato si è presentato al consorzio consegnando una lettera di dimissioni volontarie dell’ormai ex operaio.

La società a quel punto denuncia l’uomo alla polizia per appropriazione indebita e iniziano le indagini. Si scopre che il giorno della telefonata l’ex dipendente in banca effettivamente ci era andato, ma per ritirare l’intera somma versata per errore dall’azienda. Il cassiere della banca che gli ha versato i soldi è al momento l’ultima persona che ha visto l’ex operaio. Da quel momento in poi ha fatto perdere le sue tracce, la sua casa è chiusa e di lui non si hanno più notizie da oltre un mese.
La battaglia legale però, secondo alcuni legali cileni che stanno seguendo divertiti il caso, non è affatto scontato che si risolva in favore del Consorzio che ha commesso l’errore, per via di alcune incertezze della legge attuale. C’è anche chi ipotizza che alla fine l’operaio tornerà sui suoi passi, quando avrà dilapidato tutta la fortuna improvvisamente capitatagli.

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