Die Tageszeitung, quotidiano tedesco indipendente, ha svolto una ricerca molto interessante in Germania, dopo l’arresto dei “Cittadini del Reich”, l’organizzazione di estrema destra che nega l’esistenza della Repubblica federale tedesca.
Il ministro socialdemocratico dell’Interno Nancy Faeser ha in quell’occasione sottolineato che l’estremismo di destra è il più grande pericolo estremista in nel paese. Il numero di estremisti di destra ricercati con mandati di arresto è recentemente aumentato di nuovo in modo significativo.
Mentre in primavera il numero di mandati d’arresto in sospeso per vari reati legati all’adesione a gruppi neonazisti era di 752, al 30 settembre sono diventati 915. Il numero è un’istantanea, ma segna un massimo da anni. Nel 2012 c’erano ancora 266 mandati d’arresto pendenti.
Da allora, il numero è aumentato, con fluttuazioni. Dei 915 mandati di arresto attualmente aperti, 151 sono stati imposti per reati come l’uso di simboli anticostituzionali, incitamento all’odio o insulti. 33 casi riguardavano un crimine violento di estremismo di destra, principalmente lesioni personali o resistenza alle forze dell’ordine. Gli altri casi riguardavano reati generici come furto, frode o infrazioni stradali.
A preoccupare il ministero dell’Interno e gli analisti è il ricordo dell’organizzazione Nsu, scoperta nel 2011, “Nationalsozialistische Untergrund”, un gruppo terroristico neonazista tedesco, a cui sono stati attribuiti una decina di omicidi, soprattutto contro cittadini immigrati.
Anche se questa volta nessuno degli estremisti di destra è ricercato con l’accusa di terrorismo, almeno undici dei ricercati sono ritenuti molto violenti e uno è indicato come in gradi di compiere attentati. Si sa con certezza che 57 di loro sanno maneggiare le armi.
Secondo le autorità, 14 dei ricercati si trovavano in Polonia, 9 in Austria, 9 in Svizzera e 8 in Romania. Si dice che almeno 3 siano in Ucraina, due in Russia e uno ciascuno in Afghanistan e Siria. Un mandato d’arresto risale al 2013 mentre altri 175 mandati d’arresto sono stati emessi più di tre anni fa.
Il ministero dell’Interno ha assicurato che sono in corso le ricerche per tutti i mandati di cattura ancora non eseguiti. Tra marzo e settembre, inoltre, sono stati eseguiti o comunque trattati 326 mandati di cattura.
