mercoledì, Maggio 15, 2024
HomeMondoUk, il giorno di Liz Truss, un passo indietro per la democrazia

Uk, il giorno di Liz Truss, un passo indietro per la democrazia

E’ il momento più difficile che il Regno Unito sta vivendo da dopo la Brexit, con milioni di famiglie che non riescono a pagare le bollette. Dopo le dimissioni di Boris Johnson, travolto dalle sue stesse bugie, personali e politiche, e dal’incapacità di affrontare la crisi economica. Mentre lungo tutto il Paese si verificano scioperi in tutti i settori, i trasporti in particolare.

E’ in questa situazione che oggi il partito conservatore eleggerà Lisa Truss, terzo premier Tory in tre anni, portando indietro il Paese di diversi decenni. Se si leggono le dichiarazioni su come intende aiutare le famiglie a sbarcare il lunario fatte dalla Truss in questi giorni dove sfidava per la carica Rishi Sunak, viene da pensare a Margaret Tatcher come a una radicale di sinistra rispetto a Truss.

Una somiglianza politica innanzitutto che Truss ha usato spesso, citando come suo programma i tasselli fondamentali di tutte le politiche liberiste: sostegno fideistico al libero mercato, riduzione delle tasse e privatizzazione delle grandi imprese statali, dalle telecomunicazioni all’energia. Misure discutibili già in tempi normali ma che rischiano in questa fase di aggravare le tensioni già esistenti.

Truss è un iper atlantista, che sogna il Regno Unito come partner chiave della Nato, da sempre schierata contro la Russia per la guerra scatenata in Ucraina. E anche se l’Uk utilizza poco petrolio e poco gas forniti dalla Russia, secondo Ofgem, l’autorità di regolamentazione dell’energia britannica, la bolletta per la famiglia tipo britannica che deve scaldare una casa sarà di 4200 sterline per un anno, l’80% in più.

Ma nei primi giorni della sua presentazione sul piano nazionale Truss ha già fatto sapere che non intende far intervenire il governo per colmare il divario sociale con un contributo statale, anche se poi, fiutando l’aria di rabbia nel Paese, ha cercato di non ribadire l’argomento, ma senza mai smentire questa posizione.

Le previsioni suggeriscono che le bollette energetiche del Regno Unito potrebbero raggiungere più di 7.700 sterline all’inizio del prossimo anno, più di un affitto o un mutuo per la casa. Anche un non esperto può capire a quali conseguenze sociali catastrofiche può portare questo atreggiamento di totale chiusura di Truss verso gli interventi pubblici.

RELATED ARTICLES

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ARTICOLI CORRELATI