domenica, Maggio 12, 2024
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La maggior parte dei migranti sbarcati in Italia proviene dalla Tunisia

Se ci fosse bisogno di una conferma sull’assurdità e pretestuosità delle dichiarazioni di esponenti del governo Meloni secondo cui esisterebbe una strategia della brigata Wagner per “attaccare” il nostro paese con i migranti dalla Libia, a smentirle sono i dati del Viminale.

La maggior parte degli arrivi al contrario di quanto avvenuto fino a poco tempo fa provengono dalla Tunisia e non dalla Libia.

Secondo i dati del Viminale esaminati dall’agenzia Nova, la Tunisia ha superato la Libia come paese di partenza delle imbarcazioni cariche di migranti che arrivano in Italia in modo irregolare.

Dall’inizio dell’anno fino al 13 marzo, almeno 12.083 persone sono partite dalle coste tunisine, il che rappresenta un aumento del 788% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Solo dalla Tunisia potrebbero arrivare oltre 60.000 persone, soprattutto subsahariani., a causa della stretta contro di loro voluta dal presidente tunisino Kais Saied.

Per Amnesty International il discorso con cui Saied accusava i migranti subsahariani di voler cambiare il profilo demografico del paese è stato un vero e proprio incitamento all’odio razziale.

La rotta libica, che in passato era la principale rotta di partenza per i migranti, è ora al secondo posto con 7.057 arrivi al 13 marzo.

La rotta turca ha registrato un leggero calo, mentre la rotta dall’Algeria è marginale. Inoltre, i dati mostrano un cambiamento nella nazionalità dei migranti, con i subsahariani che hanno superato i nordafricani nei primi mesi del 2023.

Al primo posto degli sbarchi in Italia al 13 marzo c’è la Costa d’Avorio con 2.410 arrivi, seguita dalla Guinea con 2.380 arrivi.

Il numero di tunisini arrivati in Italia è quasi raddoppiato rispetto all’anno scorso, con 1.328 sbarchi registrati finora da inizio anno.

by noborder network

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